Recensione 7: "Giuditta il paradigma dell'amore" G. Castigli

Sono un fiocco di neve che cade dal cielo, mi poso su Gabriel e divento acqua. Semplice acqua. Scivolo via dalle sue mani e di me non resta più nulla



Giuditta il paradigma dell'amore


Scelta del libro
Il libro è stato scelto tra  l'elenco di quelli disponibili nel progetto Libri Itineranti di Alessandra Lentini e Emily Ronza.
Un bellissimo e stimolante progetto in cui i libri viaggiano per l'Italia, da lettore a lettore e con il libro viaggiano anche le emozioni, i pensieri, le storie.

Trama
Giuditta giovane studiosa di medicina a Milano vive con la preziosa amica Giada e fa la spola tra casa, ospedale, università, correndo da un posto all'altro per completare gli ultimi esami, per scegliere la specializzazione in medicina e per  redigere la tesi sperimentale,  aiutata da un relatore, dagli occhi di ghiaccio, Flavio.
Nel bar dell'università, nel locale  Pazz,  dove si ritrova la sera con le amiche,  durante  il jogging nel parco, incontra gli occhi di Gabriel, lo scruta, si guardano, si scambiano parole e né rimane irretita.  
Ma chi è Gabriel? La descrizione che ne fanno  le amiche e chi lo conosce non è confortevole, tutt'altro, ma Giuditta vuole capirlo da sola chi è Gabriel e lo farà a sue spese scoprendo  alcuni lati dell'amore che, lei stessa, aveva sempre cercato di allontanare, per non essere ferita, per uscire dalle storie integra e rimanere sempre in piedi.
Il romanzo è la storia di una relazione fatta di dipendenza e venerazione,  resa complicata da due eventi che intervengono,  ad un certo punto, nelle pagine sconvolgendo il precario equilibrio di Giuditta e Gabriel.


Il mio punto di lettura
Incontro
Insicurezze
Aspettative
Trasgressione
Tentazione
Umiliazione
Burattinaio
Apnea 
Perdono
Conforto
Resilienza
Epilogo

Sono solo alcune delle parole che danno il titolo ai capitoli di cui è composto questo romanzo. 
Le parole, ben scelte dall'autrice, mi hanno colpito e le ho inserite in base alla risonanza che hanno avuto in me. Ognuna  racconta uno stato d'animo, una condizione di Giuditta ma anche le diverse facce di un amore costruito sulla dipendenza, dove il piatto della bilancia non è mai in equilibrio e troppo spesso pendente dalla parte di Gabriel.

La storia di Giuditta è narrata in prima persona ed io so di avere difficoltà con i libri in cui il protagonista parla direttamente al lettore. Così all'inizio ho un po' faticato  ma poi la lettura è andata avanti da sola tanto che l'ho conclusa in pochissimi giorni, perché la scrittura di Giada è semplice, senza tanti fronzoli e arriva dritta; perché è facile per una donna identificarsi con Giuditta e con un amore "faticoso", un amore di cui non si hanno certezze, un amore che richiede un impegno indefesso; perché è piacevole pensare ad un uomo come Gabriel: bello, affermato, deciso, capace di sorprende, di ammaliare, di corteggiare con parole e azioni, capace di esserci  e poi non esserci.

Sono tornata la Giuditta di prima, felice di accontentarmi di quei rari momenti d'amore bugiardi.

Gabriel è così convincente... [...] La verità è che io non so fare a meno di lui.

Durante la lettura mi sono chiesta più volte: quanti amori di venerazione, dipendenza, si scelgono vivendoli sulla nostra pelle? Quante donne hanno vissuto un amore così e  quante donne vorrebbero vivere una storia così,  fatta di momenti forti, intensi, fatta di voli pindarici ma anche di cadute rovinose.
Amori in cui la trasgressione e la tentazione la fanno da padrone spingendo il corpo e lo spirito verso comportamenti reiterati di sofferenza e perdono, perdono e sofferenza per poi arrivare a momenti di apnea, a volte di umiliazione, all'inevitabile sconforto.
Io stessa  ad un certo punto mi sono identificata  in Giuditta, anche se distante per età, ambiente, ruolo sociale, e forse di più mi sono immersa nella sua relazione con Gabriel, vivendo i piaceri e le cadute, come parte di me.


Ho chiuso l'ultima pagina contenta di aver scoperto  Giuditta, di aver ascoltato la sua storia, pronta a leggere il seguito: L'abbraccio (Vol. 2), L'attesa (Vol. 3) 

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