Recensione 25: rubrica "Ci provo con..." "Ragazze elettriche" di Naomi Alderman 4 e mezzo / 5
Nuova recensione per la rubrica a cadenza mensile Ci provo con... ideata da Chiara del blog La lettrice sulle nuvole in cui si legge un autore o autrice per la prima volta.
Questo mese oltre all'autrice anche il genere è "nuovo": un distopico.
Come sempre un grazie particolare a Dolci Carloni che ogni mese ci regala il banner.
Non conta la consapevolezza che non dovrebbe, che non lo farebbe mai. Ciò che importa è che potrebbe farlo, se volesse. Il potere di fare del male è uno stato di benessere.
Trama:
Le ragazze elettriche hanno una matassa all'altezza della clavicola che sprigiona energia, un lampo convogliato verso le mani che diventano lo strumento con cui utilizzare l'insolito potere, nuovo o antico, forse generato da una modificazione genetica che colpisce sole le donne.
Le più giovani sono quelle che per prime la sperimentano. Esercitarsi, allenarsi, provare, ognuna per sé o insieme per capire fino a dove spingersi, per imparare a controllarlo, per vedere chi ne possiede di più e chi di meno. Le giovani possono riattivarlo nelle anziane.
Inizia così un risveglio, come un'onda che acquista sempre più forza e si trasforma in un maremoto e poi in uno tsunami destinato ad inondare il mondo intero. Inevitabile un capovolgimento delle regole, l'instaurarsi di un nuovo ordine perché con un potere così non si può più stare ferme: se il mondo non avesse avuto bisogno di una scossa, come mai questo potere si sarebbe manifestato adesso?
Ma il capovolgimento di una struttura di potere, di uno stato sociale organizzato include una lotta e delle vittime. Gli uomini, prima di tutto, ma non solo, perché il potere acceca la mente e la cecità annulla il discernimento tornando inevitabilmente schiavi di ciò che avrebbe dovuto liberarci.
Il mio punto di lettura.
L'inizio per me non è stato facile. Da un lato il genere distopico che leggo poco, dall'altro i primi capitoli in cui l'autrice ci presenta i personaggi disseminati in posti diversi nel mondo. Elemento d'unione l'elettricità che circola nei corpi femminili.
Di contro ho fortemente amato la scrittura asciutta, cruda che non fa sconti. Una cronaca nera, nerissima che a tratti schiaffeggia e dallo schiaffo ho dovuto riprendermi, sospendendo la lettura. Pause necessarie. La scrittura fa la differenza rendendo tangibili, reali tutti gli eventi che si susseguono in un crescendo di follia totale che ha al centro il tema del potere e del male.
Possedere un potere che rende le donne forti, portatrici di luce, permette di ribellarsi e di più. Permette di pensare ad una società al femminile e di più. Permette di innalzare una di loro a Madre messianica portatrice di una nuova verità, di una nuova fede, creando così il consenso delle folle per sovvertire e di più. Permette di diventare a loro volta carnefici e di più. Permette di sentirsi portatrici di vita e di morte. Un abominio.
Ci troviamo davanti ad un distopico che racconta in modo impeccabile la costruzione di un nuovo stato, l'essenza del potere, l'ascesa, la supremazia di un gruppo su altri, che si ripete sempre uguale, nel tempo.
Un libro che pone degli interrogativi profondi io stessa mi sono chiesta cosa ne avrei fatto di questo potere? Siamo in grado di affermare l'immunità dal male?
Le ultime pagine le ho trovate sconcertanti, amare, forse alcune verità incontrovertibili fanno questo effetto e l'autrice chiude il cerchio in modo perfetto.
Consigliatissimo per chi non ha paura di affrontare l'abominio dell'uomo, l'unica specie in grado di perpetrare il male con volontà manifesta per il proprio godimento.
Ed ora, se vi va, andate a curiosare negli altri blog partecipanti.
Nemmeno io mastico bene questo genere ma devo dire che questa trama e la tua recensione mi hanno incuriosita
RispondiEliminaI distonici non fanno per me
RispondiEliminaMi sa che il distopico è un genere molto particolare, non adatto a tutti, e anche io seppur avendo letto qualcosa non ci corro dietro. Però questo libro, il modo in cui tu hai messo in luce i punti focali mi hanno incuriosita
RispondiEliminaho il libro che mi guarda dalla libreria da un po', bella recensione
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