Recensione 44: "Storia di due anime"

 Mentre scrivo queste parole, mi accorgo di non essere mai venuto a conoscenza di una storia più incredibile di quella che sto per raccontarti, cara ragazza. 


Punto di lettura, francesca


Cari lettori preparatevi mettitevi comodi, questa lettura  sarà un vero labirinto  che scardinerà il modo in cui siete soliti fruire un libro, se lo vorrete. 
Se siete poco inclini alle novità inizierete da pagina 20 e chiuderate il libro a pagina 388, tre storie una dietro l'altra, tre inizi e tre conclusioni. Però se, come me, siete un tantino curiosi allora  potrete iniziere da pagina 176, andare a pagina 61, poi a pagina 183 e dopo tanti salti su e giù trovare la parola Fine alla pagina 181, in questo modo avrete seguito quella che è definita la sequenza di lettura della Baronessa in cui i tre racconti si confondono, si intersecano, si mischiano tra di loro. 
Non ho difficoltà ad ammettere che il mio cervello ha fatto fatica, all'inizio, a seguire la manina che a fine pagina ci indica il numero da cercare per continuare a leggere, ad un certo punto mi sono persa ed ho dovuto ricominciare. Poi ho trovato il grimaldello e la lettura è andata spedita permettendomi di apprezzare la straordinaria capacità e bravura dell'autore nell'aver incastrato tre storie per darcene una sola. 

Punto di lettura, recensione

Aprendo il libro troveremo in sequenza: L'educazione di un mostro, il più corto dei tre racconti, uno scritto in cui a parlare è Charles Baudelaire, è la storia della sua preparazione per la più stupefacente delle trasformazioni, la trasmigrazione delle anime in vita; La città fantasma, la storia di mezzo, in cui a narrare è Walter Benjamin un ebreo, scrittore tedesco fuggiasco, che a Parigi, davanti alla tomba di Baudelaire, incontra Madeleine, una donna appassionata di poesia; ed infine I racconti dell'albatro, il più lungo dei tre, una storia magica a tratti inquietante di due anime, amanti, dannate, eterne. 

Storia di due anime lo dice il titolo chiaro e conciso è per l'appunto la storia di due anime di cui seguiremo la trasmigrazione ed il loro peregrinare nelle pagine.  É la storia di un uomo ed una donna:  Alula, colei che ricorda e Koahu, colui che dimentica. 
Molte vite fa tu e io siamo stati amanti. Ti ho amato nel modo in cui una conchiglia ama il mare: se qualcuno accostava l'orecchio alla mia bocca, ciò che sentiva era la tua canzone. 
É l'instancabile ricerca  di chi  non può perdere un amore  eterno in grado si superare il tempo ed i limiti del nostro corpo,  cercarti divenne la mia disciplina, la mia ragion d'essere, la mia stessa vita. Ed è anche la storia del loro esilio.
Ma se pensate di trovare solo una storia d'amore eccezionale vi sbagliate di grosso perché questo racconto contiene anche enigmi, magia, un giallo ed alcuni riferimenti a personaggi realmente esistiti.

Per Storia di due anime non riesco a dare un giudizio complessivo condensato in un solo numero, troppo limitante e riduttivo. 
Darei il massimo dei voti per l'originalità della struttura compositiva che permette di fare un vero viaggio nel tempo, in diversi generi letterari. Il  massimo dei voti per l'attenzione rivolta al lettore privilegiato nell'avere tre storie o una in un solo volume,  nell'avere la possibilità di poter scegliere tra due percorsi di lettura  o poterli fare entrambi. Lo stile descrittivo, però, con dialoghi ridotti all'osso l'ho trovato in alcune parti ridondante  e soprattutto ho avuto difficoltà a gestire il personaggio di Alula. Ho amato il suo coraggio, la sua determinazione, l'animo femminile che cerca, trova, consola, ama, ma alla fine del peregrinare l'ho quasi odiata, rovesciando del tutto i miei sentimenti. 
Un cambiamento totale, direte voi, beh sì, nel mezzo ci sono sette vite e c'è il potere delle storie che l'autore ha saputo celebrare, quasi ossessivamente,  nelle 388 pagine. 
C'è chi le celebra con la narrazione, c'è chi le celebra con la lettura in entrambi i casi si tratta di un atto d'amore. 

Forse lo spettro dell'amore è più vasto di quanto crediamo, ed è effettivamente possibile innamorarsi di una storia, di una canzone, di un film o di un quadro così come ci si innamora di una persona, tuttavia diamo per scontato che sia del narratore che ci siamo innamorati, del cantante, dell'attore o dell'artista, perché l'idea che sia possibile innamorarsi di una cosa ci è del tutto estranea.



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