Recensione 9/56: "Wolfsong di T. J. Klune - #1 Serie Green Creek

Il viola è la rabbia. 
Il blu la tristezza.
Il verde il sollievo. 
Il nero la paura.
Viola con accenni di blu e color oro, gelosia.
Questo fantasy è tinteggiato di colori forti dall'inizio alla fine.


Punto di lettura, francesca
Edizione digitale - pag.647 - giudizio ⭐⭐⭐⭐/5

Sognai lupi e una luna rossa sangue. Cantavano per me e io presi i loro versi e li resi miei. Corsi con loro a quattro zampe e sentii il cuore palpitarmi nel petto. Vidi, annusai e sentii ogni cosa ed era tutto così verde, verde, verde e arancione Beta e rosso Alfa. I colori si adattarono alla canzone e cantammo perché eravamo un branco, branco, branco.

Lo sentite? L'ululato dei lupi lo sentite?  Il branco? Il risveglio?
Io l'ho sentito durante tutta la lettura. La scrittura corposa di T.J. Klune risveglia i sensi ed acuisce l'istinto. 
Lo stile audace ci conduce nel bosco di questa strana cittadina, nel territorio occupato dal branco. Ci fa acquattare insieme a loro, annusare, toccare, guaire, correre, sdraiarsi nella vegetazione, come animali. Ci fa amare, come uomini. La  storia romance m/m  così come la storia grandiosa e terribile del branco andrà vissuta come viene descritta, con i sensi. Non c'è altro modo per leggere Wolfsong.
Il branco il grande protagonista vive attraversi connessioni chiamate legami. Ogni membro è unito all'altro in modo tangibile: il contatto, l'odore, il canto ed in modo invisibile. Una fitta rete di fili su cui viaggiano le emozioni e le parole, senza bisogno di dichiararle o pronunciare, lega l'uno all'altro, all'altra, sempre.  Come fanno gli animali, come fanno i lupi il cui istinto e l'appartenenza al branco ne contraddistinguono la natura. L'autore ha saputo rendere il tutto attraverso quelle tinte forti  verso cui il lettore viene inevitabilmente attratto. 
Appartenenza è questo il sostantivo verso cui  sono stata calamitata e come Ox, invidiandolo,  ho desiderato appartenere  ad un branco antico, fedele, unito, gerarchicamente strutturato.
Mi sono piaciuti tutti i personaggi anche quelli dalle tinte nere e violente ma ho amato loro, Jo e Ox. Non subito, c'è voluto il tempo della lettura per entrare nel loro mondo, per farli entrare nel mio mondo e quando nell'ultima pagina ho trovato la parola fine mi sono sentita orfana, per diversi giorni.

Oxnard Matheson,  detto Ox, vive a  Green Creek da sempre o almeno da quando ha memoria. Suo padre se  ne è appena andato lasciandolo con la madre in quella casa azzurra dietro agli alberi in fondo a una strada sterrata. Certo all'età di dodici anni non è semplice comprendere una scelta così definitiva e ne sentirà la mancanza, di quel padre, o meglio ne sentirà la presenza costante nell'assenza per quelle parole con cui era solito etichettarlo: 
Sei lento come un bue. 
La gente non ti capirà.
Ti prenderanno a calci in culo.
Ed Ox preferisce nascondersi sotto la spinta di tali ingiunzioni. Rimanere nell'ombra, non rivelarsi, non esprimersi, è più sicuro vivere  così perchè se ti esponi poi potrebbe accadere di non essere compreso o peggio.
Ox però sa di lecca lecca e pigne. Qualcosa di epico e fantastico anche se lo scoprirà solo quando incontrerà Joseph Bennet, Jo.

Jo é un piccolo tornado di dita, piedi e parole. Ha dieci anni quando torna con la sua famiglia, i Bennet,  a Green Creek in quell'abitazione tra i boschi in fondo alla Mc Carthy  che odora di casa. Ox ci  vive accanto a quella casa, vuota fino al giorno in cui ha visto un'auto parcheggiata davanti, vuota fino a quella notte in cui ha ascoltato un ululato diffondersi nella foresta e  nella sua anima come un canto. 
Jo e Ox sono destinati ad incontrarsi, tra l'altro il loro primo incontro  è uno dei brani che più mi è piaciuto, perché Jo lo sentirà subito  l'odore di lecca lecca e pigne. Qualcosa di epico e fantastico. L'odore di Ox, l'odore di qualcosa di grande ed Ox sarà attratto dai Bennet, da Jo. Un istinto primordiale a cui risponderà a modo suo. 
I Bennet, una famiglia elegante e fiera, sono un branco. Ox  scoprirà  le regole, la vita ed anche la ferocia del vivere nel gruppo. Crescerà  camminando da uomo, cantando da lupo, correndo a quattro zampe, condividendo la bellezza e la crudeltà perché il mondo può essere terribile, caotico e stupendo. 

In questo urban fantasy non manca nulla anzi  a tratti si ha la sensazione che sia troppo ed invece la storia scorre veloce. Merito della scrittura, merito della storia, consigliata per evadere e ritrovarsi a desiderare di correre a quattro zampe nel verde, viola, blu, nero, rosso.



Commenti

  1. beh che dire? questo è il primo romanzo letto insieme ad un'amica e molte sensazioni che il libro ti ha trasmesso sono anche le mie.
    il branco, gli odori, i colori, i suoni.. mi sembrava di far parte del branco.
    bellissima la tua recensione e molto evocativa.
    grazie :)

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    1. Grazie Ale.
      La lettura insieme è stata bella. Condividere a distanza è arricchente.

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