Rubrica: Tu leggi, io scelgo. Recensione 39/87: "Un amore qualunque e necessario" di Mary Beth Keane

Nuovo appuntamento con la rubrica a cadenza mensile Tu leggi, io scelgo da un'idea di  Rosaria Sgarlata con l'organizzazione precisa e puntuale di Chiara Ropolo, Mariarosaria Palmentieri e Dolci Carloni. Una rubrica a cui partecipo  sempre con entusiasmo: si va a sbirciare nelle librerie virtuali delle partecipanti in base ad abbinamenti casuali e si sceglie il libro da leggere.

Questo mese ho curiosato nella libreria di Ludovica Ponzo qui trovate la sua recensione. 

Punto di lettura, recensione
Edizione cartacea, pag. 432,valutazione ⭐⭐⭐⭐ /5


Sto solo cercando di immaginare come mi sentirei se facessi un terribile errore e non rivedessi mai più Frankie. Che cosa peserebbe di più? Il bene o il male?

Tutti commettiamo errori ma quando uno sbaglio investe tragicamente  due famiglie  allora cosa vale di più il bene o il male? 


 

Prima di svelare la trama vorrei parlare di come ci viene raccontato Un amore qualunque e necessario che su di me ha avuto uno strano effetto: fastidio e bellezza nelle stesse pagine. 
L'autrice dilata la narrazione: ogni evento, pensiero si apre  su altri ricordi ed il lettore si trova dentro ad una scatola cinese dove ho avuto la sensazione di perdere il filo, ho sentito il bisogno di tornare indietro, rileggere  i brani per capire  e questo dover tornare indietro ed i ricordi che si inseguono uno dietro  l'altro  mi hanno infastidito. Però in ogni personaggio c'è un pezzo di noi ed i periodi si trasformano in epifanie di una bellezza dolorosa attraverso una scrittura che si impone per  l'immanente qualità. 

Vorrei inoltre  suggerire di non fermarvi anzi meglio di ignorare la seconda di copertina per andare dritti al prologo perché la sinossi non rende giustizia alla complessità di questa storia. Un amore qualunque e necessario è sì il legame  forte e salvifico di Peter e Kate ma è molto molto di più, è una storia in cui le azioni hanno un peso, il tempo ha un peso, le relazioni hanno un peso, la storia personale di ognuno di noi ha un peso, è un libro ambizioso per i temi trattati e l'autrice centra l'obiettivo.

La famiglia Gleeson è numerosa: Francis padre irlandese, Lena madre per metà polacca e metà italiana e tre figlie femmine Natalkie, Sara e Kate. Le tre sorelle Gleeson avevano tratti incrociati. [...] tutte e tre parlavano con le mani come la madre. Vivono una tranquilla vita familiare a Gillan, una cittadina graziosa poco fuori da New York.

Brian Stanhome  è sposato con Anne irlandese e quando nasce il loro unico figlio maschio, Peter, si sono già trasferiti a Gillam accanto ai Gleeson. I Stanhome però sono diversi, la loro casa è silenziosa, soprattutto quando Anne si chiude a riposare nella sua stanza.
Francis e Brian lavorano insieme  in polizia ma non instaurano un rapporto confidenziale da colleghi, come Lena e Anne non vanno oltre il rapporto di vicinato perché Anne  era bellissima, ma aveva qualcos'altro.  Anne è diversa in tutto e per tutto dalle altre mamme, una donna di presenza, diffidente e solitaria. 
A dispetto dei genitori Kate e Peter da bambini sono amici, nati a soli sei mesi di distanza l'uno dall'altra, e crescendo qualcosa di più, ma nel maggio della loro terza media quando i  corpi iniziano a riconoscersi vicendevolmente e le loro menti a cercarsi un evento tragico marchia a ferro e fuoco le due famiglie. Un evento divide Kate e Peter per molti, molti anni e contemporaneamente li tiene uniti.

Il lavoro che fa l'autrice con i personaggi è sorprendente, ci affonda dentro e porta con sé anche noi. Attraverso Francis e Brian, padri ma anche mariti e uomini; Lena e Anne madri ma anche mogli e donne;   Kate e Peter, figli ma anche amanti;  racconta una storia corale lunga diversi decenni, una storia che ruota intorno a quell'evento tragico  e lo fa  attraverso un continuo processo di indagine. I personaggi ci tornano su, ci ripensando a quell'errore ma con il passare del tempo le azioni acquistano un significato ed un peso diverso ed i sentimenti cambiano  perché nel frattempo sono le persone a  cambiare ed anche il ricordo che  diventa un fatto colorato, sfrondato e risciacquato così tante volte da risultare quasi irriconoscibile.

L'autrice  scopre mano mano il pezzo di storia mancante, quello che sfugge al lettore e che  sfugge agli stessi personaggi davanti alle azioni altrui ed alle proprie, davanti agli errori umani con cui è necessario fare i conti cercando di  comprendere e perdonare, di comprendere e non perdonare, cercando di  restare o peggio  fuggire, cercando di non ripetersi nell'errore. Ognuno di loro, come ognuno di noi, risponderà a modo suo portandosi dietro in questa risposta  il pezzo di storia personale, il ruolo che ha avuto nella tragedia e quello che ci viene assegnato dagli altri.
La risposta alla vita dipenderà da quello che metteremo sulla bilancia: dalla nostra capacità di  saper perdonare e dalla compassione che riusciremo a sentire per  noi stessi e per gli altri. 
 
Se facessi un terribile errore e non rivedessi mai più Frankie. Che cosa peserebbe di più? Il bene o il male?

A seguire il banner con le altre partecipanti alla rubrica.



Commenti

  1. Francesca hai catturato appieno le sensazioni di questo libro, lo sai ne abbiamo parlato spesso mentre lo leggevi. concordo su tutti soprattutto su una sinossi che non rende per nulla giustizia a questo romanzo

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    1. La condivisione con te mi ha aiutato a gestire la complessità di questa storia verso cui ho provato sentimenti contrastanti ma che alla fine ho amato. Grazie.

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  2. Un libro dalle molteplici sfaccettature, da un lato intriga, dall'altra mi tiene a distanza

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    1. Vero. Io all'inizio ero spiazzata dalla scrittura non riuscivo a capire se mi piaceva o no invece poi...un'epifania. Bellissimo. Se troverai il momento giusto leggilo.

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  3. Un libro che non è propriamente il mio genere ma che ho amato comunque

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  4. Libro molto impegnativo, per me dal punto di vista emotivo è stato devastante. Lo rileggerei? No, ma lo consiglierei senza dubbio

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  5. Giusto poco tempo, in una delle mie incursioni in libreria, sono rimasta colpita da questo titolo, anche se confesso che non lo facevo così impegnativo. Un po' mi spaventa, ma un po' mi attira anche. Lo lascio nella lista delle mie prossime letture: grazie Francesca!

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    1. Fatti coraggio e buttati in questa bellissima lettura.

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