Recensione 23/122 Creature luminose di Shelby Van Pelt


Creature luminose mi ha lasciata dubbiosa.  Il dubbio si è insinuato a metà libro, forse poco prima, così ho sospeso il giudizio fino alla fine. Ho imparato quanto sia importante chiudere la lettura prima di valutarne gli effetti soprattutto quando le sensazioni sono contrastanti.  Letta l'ultima pagina però nulla di fatto ed anche ora, dopo alcuni giorni, rimango nell'incertezza: lo consiglierei?


recensione, Francesca
Edizione digitale
pag. 423
traduttrice Federica Aceto
valutazione 
⭐⭐⭐/5


Tova Sullivan ha settant'anni e lavora per l'acquario di Sowell Bay, una tranquilla cittadina nei pressi di Seattle. Il suo lavoro, fare le  pulizie durante le ore serali, la tiene impegnata dai ricordi, da un passato doloroso in cui ha dovuto affrontare diverse perdite quella più importante ancora pesa e forse mai passerà: la scomparsa del figlio Erik quando era solo un ragazzo.  Tova affronta la vita giorno dopo giorno, con tenacia, grande dignità, affrontando la solitudine come meglio può.
Marcellus è un polpo gigante del Pacifico in cattività. Dalla sua vasca osserva l'umanità passargli davanti ogni giorno mentre la sera osserva l'anziana esemplare femmina di nome Tova.  Marcellus è intelligente, un genio tra gli animali marini, le sue riflessioni sono delle piccole perle leggerle, per noi umani,  è come  guardarsi  attraverso uno specchio: il riflesso non è sempre lusinghiero, anzi tutt'altro. Marcellus è consapevole del suo destino e scaccia la solitudine, la nostalgia del buio dell'oceano uscendo ogni tanto dalla sua vasca per farsi un giro nell'acquario.
Se Tova è la guerriera, Marcellus il saggio osservatore Cameron è un giovane incompiuto. Ha un cervello fino ma agisce boicottandosi, ogni progetto si trasforma in un fallimento nell'ennesima sottrazione dal suo conto delle possibilità.  La colpa sarà di quel padre mai conosciuto e di quella madre sparita nel nulla  lasciandolo alle cure di zia Jeanne, un personaggio bizzarro che ha scelto di vivere in un campo caravan con tutto il suo ciarpame.

Cosa lega Tova a Marcellus? Una sera Tova scopre Marcellus fuori dalla vasca intrappolato tra fili elettrici, lo aiuta, lo salva e un tentacolo le scivola accanto, come un serpente marroncino e nel giro di pochissimi secondi le si attorciglia all'avambraccio, stringendole poi il gomito mentre  nel suo strano occhio c'è una luce giocosa, come lo sguardo di un piccolo monello. Nasce da questo salvataggio un legame delicato e poetico. 
Cosa lega Cameron all'acquario?  Cameron inizia a lavorare nell'acquario quando Tova deve assentarsi per un infortunio. La vita gli offre una nuova occasione, saprà afferrarla e trattenerla?
Cosa lega Tova a Cameron? Marcellus lo sa lo capisce subito da pochi dettagli, a lui il compito di colmare la distanza tra i due protagonisti.  Voi  lo  scoprirete leggendo.

La copertina molto bella, la trama originale  sono stati i due elementi trainanti per iniziare la lettura. La scrittura chiara e scorrevole; l'alternanza tra i capitoli in cui la narrazione della storia viene  fatta in terza persona dai protagonisti umani, Tova e Cameron, e quelli in cui a parlare è Marcellus direttamente a noi;  un mistero da scoprire nella fitta nebbia del passato; il rapporto improbabile tra Tova e Marcellus da seguire con curiosità mi hanno fatto continuare a leggere e fino ad un certo punto la storia mi ha intrigato, mi ha fatto sorridere poi però  il naso si è arricciato. Mi sono quasi annoiata in alcune descrizioni di luoghi e situazioni secondo me superflue, così come  mi è sembrato mancare in alcuni passaggi da un capitolo all'altro il filo di congiunzione. Il finale è stato troppo rapido, una conclusione affrettata.  Nel procedere della storia è mancato un certo equilibrio o meglio ho trovato un disequilibrio tra momenti lenti che avrebbero dovuto essere fugaci  e passaggi veloci in cui avrei preferito una maggiore lentezza. 
Di contro ho apprezzato  le descrizioni dei personaggi, la loro caratterizzazione emotiva.  Tova è una guerriera pacifica e dignitosa e mi è piaciuta molto così come Cameron mi ha fatto innervosire per i suoi continui inciampi, Marcellus  ha generato tanta tenerezza e curiosità, ora so molto di più su questi giganti marini con tre cuori, ritenuti i più intelligenti tra gli esseri degli oceani.
Ho apprezzato l'intento di affrontare  temi importanti legati alla solitudine, all'importanza delle relazioni e della famiglia con un trama insolita, un protagonista curioso però il dubbio resta.
Ne consiglio la lettura? Rispondo sì, ma.

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