Le letture di Sabrina. Rubrica: Ci provo con. "Cinquecento catenelle d'oro" di Salvatore Basile

Nuova recensione per Sabrina  che partecipa alla rubrica mensile Ci provo con nata da un'idea di Chiara Ropolo  con la preziosa collaborazione di  Dolci Carloni ideatrice del banner che trovate alla fine.
La rubrica funziona così: ogni mese chi partecipa sceglierà l'opera di un autore o autrice mai letti mettendosi alla prova.

Sabrina ci ha provato con:
Cinquecento catenelle d'oro
Salvatore Basile
Pag. 192 
Valutazione ⭐⭐⭐⭐/5








Elenco delle partecipanti alla rubrica


𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒉𝒊𝒖𝒅𝒐 𝒈𝒍𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒗𝒆𝒅𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒆𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒇𝒓𝒖𝒔𝒄𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒈𝒉𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊 𝒑𝒊𝒆𝒈𝒂𝒏𝒐 𝒂𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐. 𝑽𝒆𝒅𝒐 𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒅𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒓𝒊𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂 𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒂 𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒍𝒂 𝒇𝒂𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒊 𝒆 𝒔𝒆𝒎𝒃𝒓𝒂 𝒔𝒐𝒓𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐. 

Comincia così la storia della piccola Maria che tutti i giorni aspetta suo padre che rientra dai campi accanto al catino pieno d’acqua che lei stessa con tanta fatica gli ha riempito. A Calandra, piccolo paesino di campagna, il futuro di Maria è racchiuso tutto nella semina e nella mietitura del grano, attività che la sua famiglia porta avanti da generazioni. Ma Maria sogna in grande, non vuole essere solo una “femmina” che si occupa della casa e della famiglia, ha fame di conoscere il mondo e grazie alla mano tesa dalla Baronessa Matilde impara a leggere.

Ma a Calandra non c’è posto per i sogni e per i cambiamenti e quando il padre parte per l’America, e le racconta delle fotografie che si muovono e dell’esistenza di palazzi alti fino al cielo, nessuno le crede e Maria capisce che può contare solo su sé stessa. Fino a quando in paese non arriva Domenico, un giovane fotografo, capace di credere in Maria e nei suoi sogni.

𝑬 𝒄𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆𝒄𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒂𝒕𝒆𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒅’𝒐𝒓𝒐
𝑯𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒊𝒍 𝒎𝒊𝒐
𝑬 𝒍’𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒔𝒊̀ 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒅𝒐
𝑪𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒄𝒊𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒂̀
𝑵𝒆́ 𝒕𝒖 𝒏𝒆́ 𝒊𝒐.
𝑬 𝒍’𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒖𝒏 𝒏𝒐𝒅𝒐 𝒄𝒐𝒔𝒊̀ 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆
𝑪𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒔𝒄𝒊𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒂̀ 𝒇𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂… 

Questo libro è stata una boccata d’aria. Non perché sia un libro semplice o divertente, ma perché è uno di quei libri che ti entrano nel cuore, uno di quelli da cui non riesci a staccarti e lo leggi anche mentre cammini.
Maria e la sua storia mi sono entrate dentro, di getto, senza chiedere permesso e mi hanno travolto in positivo. Le parole sono delicate e perfette in ogni pagina, lo stile di Basile mi ha rapita fin dal prologo e già da lì ho capito che non sarebbe stata semplicemente una lettura ma un viaggio. Un viaggio dentro Maria, Calandra e i suoi abitanti.
Non conoscevo Basile e la sua scrittura poetica in grado di farti vivere con gli occhi quello che stai leggendo, è stata davvero una grande scoperta come autore. Ad un certo punto ho perso il controllo dei post-it appiccicati, quelli che utilizzo per ricordarmi le frasi che mi smuovono dentro.
Mi sono innamorata del personaggio di Maria, della sua tenerezza, della sua determinazione, del suo coraggio e dei suoi sogni. Non ha paura delle sue idee e di difenderle contro il mondo intero, anche quando si trova in situazioni difficili.

𝑵𝒐𝒏 𝒉𝒐 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐, 𝒍𝒐 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒇𝒊𝒔𝒔𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒂𝒑𝒂𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒄𝒄𝒂𝒗𝒂 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝒄𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆, 𝒄𝒖𝒓𝒗𝒐 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒐, 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂𝒗𝒗𝒊𝒔𝒔𝒖𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒊𝒓𝒂𝒄𝒐𝒍𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂. 𝑳’𝒉𝒐 𝒄𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒆 𝒍’𝒉𝒐 𝒊𝒏𝒇𝒊𝒍𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒂𝒔𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒂𝒑𝒂̀, 𝒖𝒏 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒓𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒊𝒐, 𝒊𝒍 𝒔𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒎𝒊𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒆. 

Maria racconta una storia fatta di dolore, amore e speranza, una storia che tocca le corde più intime.
Ma non solo, affronta anche un tema molto importante, quello della condizione sociale della donna: la storia è ambientata in un piccolo paesino italiano negli ultimi anni dell’Ottocento, quando la donna era vista come una femmina che non poteva studiare e che doveva occuparsi solo della casa e della famiglia. Ovviamente non poteva nemmeno imparare a leggere e a scrivere e se ambiva alla cultura, era considerata una pazza. Ma Maria è più forte di tutto questo e convinta va dritta per la sua strada, inseguendo i suoi sogni, guidata dalla volontà di cambiare il mondo.

Ho apprezzato e ammirato il grande amore e la fiducia che nutre nei confronti del padre, la loro complicità e la loro sensibilità. Molte volte invece avrei voluto palesarmi a Calandra e prendere a schiaffoni la madre di Maria, perché capisco la povertà e il fatto di sentirsi abbandonata, ma certi comportamenti non li ho potuti proprio condividere né accettare.
Un personaggio che invece ho adorato è Domenico e la freschezza che porta nella vita di Maria.
𝑻𝒊 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒆̀ 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒄𝒂𝒔𝒂 𝒕𝒖𝒂: 𝒖𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒍 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒐. 

Questo libro entra ufficialmente nella mia piccola biblioteca del cuore, perché come pochi altri libri, dopo averlo chiuso, è davvero difficile lasciar andare la protagonista Maria e la sua Calandra.
Credo che io e Basile ci ritroveremo presto a condividere altri sogni e altre storie. 

“𝑴𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒎𝒊𝒂 𝒎𝒂𝒅𝒓𝒆. 𝑰𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒆̀ 𝒓𝒊𝒖𝒔𝒄𝒊𝒕𝒐 𝒂 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒓𝒎𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒎𝒊 𝒆𝒓𝒐 𝒔𝒎𝒂𝒓𝒓𝒊𝒕𝒂”.

Commenti

  1. È tantissimo che non trovo un libro che mi colpisce così come ha fatto questo con te. Il trasporto con cui ne parli è così chiaro che penso proprio lo metterò in lista anche io

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    1. Sono sicura conoscendoti che ti piacerà ❤️

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  2. Mi segno questo titolo perché mi hai incuriosito molto

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  3. Wow una prova col botto!!! Ci proverò anch’io con questo titolo mi sa. Le tue parole mi hanno incantata

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  4. Belle le citazioni, belle le parole, è un libro che mi piacerebbe leggere

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  5. Seguo questo autore da diversi anni ma questo libro mi manca. devo assolutamente recuperarlo

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    1. Ah bene, sapresti consigliarmi qualcos'altro?

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  6. La tua recensione mi ha colpito, come hanno scritto le altre, quindi segno l'autore.

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  7. che bella recensione, si percepiscono proprio le tue emozioni

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