Le letture di Sabrina. Rubrica Ci provo con: Cento giorni di felicità di Fausto Brizzi.

Nuova recensione per Sabrina  che partecipa alla rubrica mensile Ci provo con nata da un'idea di Chiara Ropolo  con la preziosa collaborazione di  Dolci Carloni ideatrice del banner che trovate a seguire e che questo mese ci porta nelle atmosfere di Hallowen. 
La rubrica funziona così: ogni mese chi partecipa sceglierà l'opera di un autore o autrice mai letti mettendosi alla prova.

Questo mese Sabrina ci ha provato con:
Cento giorni di felicità
Fausto Brizzi
Einaudi editore
Pag. 393
⭐⭐⭐⭐/5

Sabrina



Questa è la storia di come ho vissuto gli ultimi cento giorni della mia permanenza sul pianeta Terra in compagnia dell’amico Fritz. E di come, contro ogni previsione e ogni logica, siano stati i giorni piú felici della mia vita.

Questa è la storia di Lucio. 
Lucio Battisitini ha quarant’anni, è un personal trainer e un allenatore di pallanuoto, è sposato con Paola e ha due figli: Lorenzo ed Eva.  
La sua vita è una vita normalissima, come quella di chiunque. Al momento le cose non vanno a gonfie vele, perché Paola l’ha cacciato di casa dopo aver scoperto un tradimento. Ma Lucio non sa che le cose possono anche andare peggio di così. Fino al giorno della scoperta. La scoperta dell’amico Fritz, come lo chiama lui: un tumore al fegato. All’improvviso Lucio vede precipitare tutte le sue certezze e decide di tenere un conto alla rovescia, un conto di cento giorni, i suoi ultimi cento giorni di vita. Cento giorni in cui viversi i suoi figli e riconquistare il cuore di Paola. Cento giorni in cui essere felice.


La più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso. 
(Nicolas de Chamfort)

Questo libro mi aveva colpito subito dalla trama e in effetti non ha deluso le mie aspettative. È un libro che ho letto grazie al gruppo Libri Viaggianti e che mi ha accompagnato per un bel po' di giorni. Fin dalle prime pagine ho respirato un’aria leggera e fresca, grazie a Lucio che dedica i primi capitoli a presentare la sua famiglia e i suoi amici in modo molto ironico e divertente.

Nonostante le tematiche affrontate come la morte, la malattia, la paura dell’abbandono, l’eutanasia, il libro è contraddistinto da leggerezza e spensieratezza, l’autore è stato capace, attraverso il suo protagonista, di scrivere una storia che nonostante il dolore e la malattia fa tanto ridere e scorre veloce.
Quindi i fazzoletti servono non solo per le lacrime tristi ma anche per quelle che fanno sorridere e fanno venire il mal di pancia dal ridere.   
 
Ho apprezzato in tutto il racconto Lucio e la sua storia, i suoi sbagli, le sue paure ma più di tutti la forza che ci ha messo in tutti questi cento giorni di vita piena. Li ha vissuti fino in fondo e con il sorriso, si è voluto circondare delle persone che ama e ha avuto grande coraggio nell'affrontare la malattia. Perché oltre al dolore affettivo e psicologico, non dimentichiamoci che c'è anche quello fisico. 
So benissimo cosa vuol dire sapere di perdere una persona cara e non sapere quanto tempo preciso manca. Cerchi in tutti i modi di passare più tempo possibile con lei e di vivertela, con la convinzione un po' sbagliata che forse quel giorno non arriverà mai. E invece purtroppo arriva. 

Cento giorni di felicità porta tante riflessioni ma allo stesso tempo non risulta pesante e noioso, anzi per assurdo è quasi leggero. 
L'autore di Notte prima degli esami  mi ha stupito e mi ha regalato una lettura sia profonda sia spensierata e un protagonista Lucio che resta impresso. 


Commenti

  1. Pensa che io avendo vissuto da vicino il tema affrontato non avevo scelto questo viaggio perché temevo che sarebbe stato troppo 'pesante' per me. Tutto il contrario di ciò che hai descritto praticamente. Sembra proprio strutturato bene

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  2. l'ho già visto in giro, con opinioni simili alla tua, ma non so perché non mi viene da leggerlo

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  3. Ho amato questo libro. Ci ho lasciato il cuore. In più la recensione di questo romanzo è stata quella con cui è "nato" il mio blog.

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  4. Le tue recensioni mi colpiscono sempre ma questa volta non so se segnarlo, è il tema anche se trattato con il sorriso, a tenermi lontana.

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  5. Mi piacciono i libri che trattano argomenti importanti senza risultare troppo pesanti

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