Rubrica: Tu leggi, io scelgo. Recensione 31/130 Un fato così ingiusto e solitario di Brigid Kemmerer

Nuovo appuntamento con la rubrica a cadenza mensile Tu leggi, io scelgo nata da un'idea di  Rosaria Sgarlata  organizzata dalle infaticabili Chiara Ropolo, Chicca e Dolci Carloni  la creatrice di tutti i nostri banner compreso quello a seguire con l'elenco delle partecipanti.
Una rubrica  a cui partecipo  sempre con entusiasmo: si va a sbirciare nella libreria virtuale della persona  a cui si è abbinati e si sceglie cosa leggere.

Questo mese ho curiosato nella libreria di  Erica Spader ed ho scelto un fantasy, il retelling della favola La bella e la bestia, il primo volume della serie Cursebreakers: Un fato così ingiusto e solitario di Brigid Kemmerer


Un fato così ingiusto e solitario
Brigid Kemmerer
Traduzione di Matteo Curtoni, Mauro Parolini
Edizione digitale
Pag. 496
⭐⭐⭐⭐/5

Trama
Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall o almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all'infinito l'autunno dei suoi diciott'anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui.

Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l'ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l'affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. 



«Non scappare da me».
[...]
«Non ti sto intrappolando». Faccio un passo verso di lui. «Non ti sto inseguendo. Non ti sto ingannando».
Lui non dice niente.
«Ti sto solo invitando» concludo a bassa voce.
Rhen esita, poi annuisce.

Fino ad ora ho sempre evitato i retelling di ogni genere, libri, film, serie, per  una innata avversione verso le rivisitazioni delle fiabe ecco perché Un fato così ingiusto e solitario è stato una prova ed ora vi racconto come è andata. 

L'autrice parte dalla favola ma inserisce elementi che se ne discostano creando così un retelling  che secondo me funziona. 
La parola con cui identifico questa storia è semplicità. L'autrice ha uno stile semplice che non vuol dire banale: non ci sono costruzioni articolate, periodi tortuosi, tutto risulta chiaro con brani brevi e capitoli non troppo lunghi. Non c'è molta azione, per vedere una battaglia fragorosa all'ultimo sangue dobbiamo arrivare alle scene finali, quindi se cercate questo lasciate il libro prima di iniziarlo, ma l'autrice offre al letture qualcos'altro. 
Lo ammetto all'inizio questa semplicità   mi ha fatto storcere il naso,  mi ha fatto dire: troppo basico!  Andando avanti nella lettura, però, mi sono ricreduta ed ho apprezzato la semplicità grazie alla quale  la storia scorre velocemente in modo  limpido. Ho goduto del piacere di leggere senza dovermi perdere in congetture, involuzioni, giri di pagine avanti e indietro per ricollegare gli eventi e mi ha coinvolto tanto da non voler smettere di leggere.

L'autrice sceglie di mettere al centro i due personaggi principali: il principe del regno di Emberfall Rhen e la giovane  newyorkese Harper,  non solo perché sono i protagonisti ma perché sono loro a narrarci gli eventi in prima persona e come in una staffetta si danno il cambio, in modo fluido tanto che il lettore non perde nulla, grazie  ai capitoli  alternati  il cui titolo inizia con il loro nome. Sul finale una sorpresa: i narratori  cambiano portandoci verso l'epilogo, preannunciando gli eventi del secondo volume Un cuore così impavido e spezzato. 
Anche qui  il passaggio del testimone da un personaggio all'altro avviene con fluidità, già sappiamo quale voce narrerà il seguito della favola ed io sono molto curiosa di ascoltarla.

Tutto si  srotola attraverso gli occhi e la voce dei personaggi.  É dal loro punto di vista e con le loro emozioni che leggeremo la storia: dalle descrizioni essenziali ma sufficienti per ricostruire gli ambienti, gli abiti, la corte, per creare la cornice in cui si muovono gli attori,  ai dialoghi, agli alterchi sagaci, dialoghi che secondo me sono il punto di forza della scrittura con i quali l'autrice riesce a costruire l'anima dei personaggi nell'immaginario del lettore. 

Mi  è piaciuto tantissimo Rhen in lui domina la sconfitta, lo struggimento e l'umiliazione con cui si  ripiega su stesso, la colpa per aver ceduto alla perfida  maga Lillith, l'ultima  incantatrice di Emberfall, ed aver così portato nel regno e su di sé la maledizione del mostro. C'è  la voglia di proteggere i suoi sudditi e Harper  dal male ad ogni costo anche offrendo se stesso. Rhen è sotto il potere della perfida Lillith, figura che mi è piaciuta tantissimo per come viene descritta e per come agisce nel ruolo di male assoluto, quando lei arriva lui soccombe:  
Qualsiasi cosa faccia, lei trova sempre il modo più spietato per torturarmi senza concedermi tregua. 
Al pari di Rhen mi è piaciuto il Capitano delle guardie Grey. Solido, imperturbabile, fedeli quasi invincibile nel suo ruolo di protettore del principe,  ma anche misterioso ed a tratti ambiguo nel rapporto con Harper tanto da chiedermi  più volte: si tratta solo di amicizia?
Ho amato meno Harper, la ragazza insolita e difettosa, il coraggio innato con cui affronta ogni situazione, elemento che l'autrice spiega nella nota a fine libro, la pietà verso tutti anche verso i peggiori non mi hanno convinto del tutto: troppo intrepida e troppo buona. Di sicuro  il personaggio funziona insieme a Rhen e Grey.

Insomma tirate le somme posso affermare senza dubbio che il favoleggiare semplice dell'autrice mi ha convinto e coinvolto a tal punto che non solo ho guardato il film della Disney La Bella e la bestia del 2017 ma ho già pronto nel kindle il secondo volume.
Ci sono fantasy articolati, labirintici e ci sono storie come questa:  una ventata di aria fresca per lo stile nonostante si tratta di una favola già ascoltata.

Un'ultima nota alla copertina, bellissima, ed al titolo forse un po' troppo lungo, non sono mai riuscita a dirlo fino alla fine a chi mi ha chiesto cosa stessi leggendo. 

Commenti

  1. Io amo i retelling in tutte le loro sfumature. Come già sai l'ho aggiunto subito alla mia libreria Kindle come me ne hai parlato e non vedo l'ora di leggerlo.

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  2. Già era in wl, ora sono ancora più curiosa

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  3. Mi sa che se dovessi essere mai accoppiata a te o ad Erica potrei buttarmi su questo fantasy. Non ho mai letto un retelling e mi hai convinta!

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  4. Concordo sulla semplicità ma è bello leggere un libro senza doversi lambiccare il cervello per capire di cosa parla, per me è stata una lettura davvero scorrevole e comunque molto coinvolgente. Adorato Rhen ma Grey di più :)

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  5. Era già comprato e pronto da leggere ma ora sono addirittura impaziente!☺️

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  6. Ecco un libro che inseguo e che ho in lista su Libraccio, prima o poi lo compro

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  7. Sono felice che ti sia piaciuto molto, questo libro!

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