Rubrica: Tu leggi io scelgo. Recensione: 32/131. "I medici. Una dinastia al potere" di Matteo Strukul. Volume 1
Una rubrica a cui partecipo sempre con entusiasmo: si va a sbirciare nella libreria virtuale della persona a cui si è abbinati e si sceglie cosa leggere.
Trama
Firenze, 1429, la storia si apre con la morte del patriarca Giovanni de' Medici, colui che in un ventennio era riuscito a costruire un impero finanziario aprendo banchi non solo a Firenze ma anche a Roma e Venezia.
I figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un impero, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine, nobili che cercheranno in tutti i modi di fermare l'ascesa dei banchieri. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l'amore per l'arte e la cultura. Cosimo in particolare, il successore di Giovanni, è ammaliato dall'arte trasformando questo amore in committenze al servizio della sua immagini ed un modo per rendere Firenze una città magniloquente. Così mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c'è anche una donna d'infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell'arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l'inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari.
Recensione
Il libro è diviso in più parti contraddistinte dal mese e dall'anno. Ogni parte contiene diversi capitoli. La lettura inizia nel febbraio 1429 e finisce a settembre 1453, un periodo pregno di avvenimenti nella Firenze rinascimentale, riuscire a ripercorrerlo con un romanzo fruibile non è impresa facile. L'autore ci riesce, in parte, scegliendo una narrazione storica serrata: ogni capitolo è una fotografia di un evento su cui si muovono i personaggi, attori, autori o succubi di quegli stessi eventi. A questo racconto fedele alla storia si affianca una narrazione soggettiva là dove entra la nota romanzata. Storia e romanzo si mischiano per trattenere il lettore nelle pagine mentre io non sempre ho apprezzato questa scelta.
Ho invece apprezzato la scorrevolezza della lettura data da un scrittura asciutta, diretta, capitoli brevi. Ho apprezzato la capacità di descrivere gli intrighi politici, i duelli, i personaggi tratteggiati con poche frasi, parole precise grazie alle quali il lettore inchioda ogni figura nella propria mente. Tutto ruota intorno alla famiglia Medici tutto viene fatto in nome della famiglia così come tutto è giustificato sotto quel nome e per il beneficio e lo splendore di Firenze.
La curiosità mi ha spinto alla visione della prima serie TV Medici del 2016, anche questa fortemente romanzata, lettura e visione sono andate di pari passo creando un'immersione totale. La lettura mi ha spinto anche a ricercare informazioni storiche più dettagliate sulle famiglie nobili degli Albizzi e Palla Strozzi, sui condottieri, sulla situazione geopolitica del tempo, rispolverando gli studi umanistici della giovinezza e se da un lato mi sono divertita dall'altro la ricerca è servita per colmare alcune mancanze del romanzo e da qui iniziano gli elementi non apprezzati.
L'autore mette alla prova il lettore ommettendo molti dati legati proprio alle famiglie, al quadro storico presupponendone la conoscenza a priori del lettore. Credo che sarebbe stato utile inserire delle tavole con gli alberi genealogici e una legenda con i nomi dei personaggi, tutti, in cui riportare per ognuno gli elementi storici salienti evitando al lettore di andare alla ricerca delle informazioni mancanti. A questo devo aggiungere il passaggio repentino da un capitolo all'altro in cui sembra mancare un collegamento. L'autore sceglie tagli netti, ogni capitolo una scena non sempre consequenziale ma in questo modo il lettore si trova spostato da una scena all'altra senza essere accompagnato. All'inizio dei capitoli mi sono sentita spesso spaesata: non basta una data o un titolo per sentirsi dentro alla storia tanto più che siamo in un passato lontano. Ma l'elemento che più di tutti mi ha fatto storcere il naso sono stati i due personaggi di fantasia, antagonisti di Cosimo: Laura Ricci, l'avvenente e malefica profumiera con un odio profondo per i Medici e Reinhardt Schwartz un mercenario svizzero, ammaliato da Laura al servizio di Rinaldo degli Albizzi. Non è tanto la loro presenza nella storia, all'inizio mi avevano intrigato, è lo spazio dedicatogli, troppo a mio avviso, interi capitoli per parlare della loro storia personale, capitoli letti con noia e non utili, secondo me, alla storia. Mi sono chiesta: non sarebbe stato meglio lasciare quelle pagine ai personaggi principali, Cosimo e Lorenzo, alle figure femminili, accompagnare per mano il lettore nella Firenze del Quattrocento?
La nota dell'autore, apprezzata, spiega molte scelte narrative dettate soprattutto dalla necessità di raccontare una storia complessa senza fare un testo pesante e devo riconoscere la ricchezza delle fonti su cui si è preparato per la stesura dell'opera ecco perché la mia valutazione non può essere inferiore alle tre stelline anche se, strada facendo, la lettura ha soffocato l'entusiasmo iniziale.
Bella recensione! Il genere storico mi intriga. Me lo segno: quando avrò occasione di leggerlo ti dirò la mia!
RispondiEliminaGrazie. Sono curiosa di sapere coda ne pensi.
Eliminaio mi avvicino poco al romanzo storico, devo essere dell'umore giusto e temo sempre che possa fare una gran fatica ad apprezzare la lettura
RispondiEliminaletto tempo fa, non ho proseguito la serie. L'autore è bravo e capace, ma non sono riuscita a farmi coinvolgere
RispondiEliminaAnche io quando l’ho letto ho riscontrato la tua difficoltà a seguire le vicende, al punto da non aver proseguito fino a oggi la lettura della serie
RispondiEliminaGrazie per averlo letto e recensito in maniera così accurata. A me lo hanno regalato appena uscito ed è ancora sugli scaffali della libreria che attende visto che non impazzisco particolarmente per gli storici. Dopo le tue perplessità attenderà ancora un pochino credo magari aspetto di vedere se leggi il secondo volume
RispondiEliminaHo sentito parlare molto bene di questa serie (sia televisiva che di libri), ma non mi sono mai avvicinata alla lettura. Purtroppo non è il mio genere.
RispondiEliminaCiao Francesca spiace non ti sia piaciuto, io l'avevo trovato come sai interessante soprattutto considerato il genere di difficile sdoganamento
RispondiEliminaHo più volte letto recensioni su questa serie, ma ho lasciato perdere perché non completamente convinta, quindi ancora oggi temo che passerò.
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