Rubrica: Tu leggi, io scelgo. Recensione 36/135: Detective fantasma di Vanessa S. Riley

Ultimo appuntamento per quest'anno con la rubrica a cadenza mensile Tu leggi, io scelgo nata da un'idea di  Rosaria Sgarlata  organizzata da Chiara, Chicca e Dolci Carloni  la creatrice di tutti i nostri banner compreso quello a seguire con l'elenco delle partecipanti.

Questo mese ho curiosato nella libreria di Chiara ed ho trovato un titolo comprato quando uscì la sua recensione che trovate qui. Ebbene ho fatto una scelta azzeccata sia nell'acquisto, copertina fantastica, sia per chiudere l'anno in bellezza e mistero.

recensione
Detective Fantasma,
Vanessa S. Riley
Traduzione a cura di: Susanna Raule
Edizione cartacea, pag. 253
Valutazione ⭐⭐⭐⭐/5

Detective  Fantasma mi è piaciuto tantissimo, ringrazio Chiara per aver tirato fuori questa chicca mancante nelle mie letture non solo perché non conoscevo l'autrice, scrittrice talentuosa di cui recupererò i titoli ma anche per la storia che rientra nel  genere weird.
Weird tradotto significa strano,  strano vuol dire diverso dal solito.
Lo è la storia meravigliosamente strana; lo è il nome dell'autrice, diverso: uno pseudonimo utilizzato per una ragione ben precisa spiegata nell'interessante intervista pubblicata sul sito  Thrillerlife; bizzarro il fatto che il vero nome dell'autrice Susanna Raule è la traduttrice di questo volume, in poche parole traduce se stessa; strano il fatto che Detective fantasma, storia autoconclusiva, sia il secondo volume di una trilogia, si scopre solo indagando, vista la difficoltà a collegarlo al primo
 Il club dei cantanti morti, scritto appunto da Susanna Raule; strana e senza una reale motivazione la mia scelta di cominciare da questo secondo atto per poi recuperare il primo già nella libreria. 

Ho letto da qualche parte, curiosando nel web, che le caratteristiche della letteratura weird sono: l'inafferrabile, l'inspiegabile, l'incomunicabile, del resto si parla dell'aldilà e non solo, ebbene l'autrice ci riesce  ad afferrarlo, il mondo altro da noi umani, spiegarlo e porgerlo al lettore parlando alla sua curiosità, al suo piacere, alla  sua voglia di mistero con uno stile perfetto.

Chissà come gli era venuto in mente che la morte potesse essere più semplice della vita.

La Mietitrice ha un ordine da mantenere per farlo si avvale dei suoi ragazzi, di tavolette con elenchi dettagliati e di un calendario ben preciso perché ogni essere vivente umano, animale o pianta che sia ha una fine e la data di scadenza è precisa. Ma se un giorno qualcuno mette a soqquadro il calendario della Tenebrosa  uccidendo persone prima del tempo? E se tra quei morti ce n'è uno con cui l'Uomo dei Crocevia, conosciuto anche come Lucifero, ha fatto un patto? Beh in tal caso quel qualcuno ha rubato ad entrambi e deve essere trovato, nessuno prende in giro la Mietitrice e Lucifero. É per questo motivo che entra in scena Jack White, una volta detective ora detective fantasma assoldato dall'Uomo dei crocevia; entra in scena Dare, la figlia adottiva dell'Uomo dei Crocevia, una esper che vive al confine con  l'imponderabile; entrano in scena Lope e Gilles, due liberti non chiamateli vampiri mi raccomando, agenti dei servizi segreti della Gilda ed infine arriva anche una detective londinese umana, Jamaica Kingston, che vede fantasmi da sempre, affiancata da un bizzarro collega,  tutti all'inseguimento del nuovo nato colpevole di aver seminato morte nel momento sbagliato perché per Eva, Carlos Mendez ed il loro cane a Los Angeles, per Robert Smith, Nancy Alasdir ed il piccolo Billie-Billie a Londra, per i due ricercatori Ron e katory in Guatemale non era l'ora di morire, non era il loro momento.

In Detective fantasma l'autrice riesce con grande abilità a trasformare il vero in verosimile, poi in tenebra per arrivare all'ignoto e viceversa. Lo fa con le descrizioni di paesaggi reali scegliendo posti lontani tra loro Los Angeles, Londra, Guatemala, la Ligura che si trasformano in scenari misteriosi e nebulosi, oltre il reale e viceversa. Lo fa con i personaggi umani e non alcuni capaci di passare tra i diversi mondi in un batter di ciglia. Jack White ne è l'emblema, ex umano, ex sbirro ricorda le sensazioni di quando era vivo, ricordando Dare, tra l'altro i passi che li riguardano sono di una bellezza dolce e malinconica, ma ora è un'ombra con tutti i poteri che ne derivano ed una volta portato a termine il compito assegnatogli svanirà. 

Tutto in lui denunciava la sua natura di sbirro, uno sguardo cinico e la perseveranza, uniti come gemelli siamesi che si odiano a vicenda.
[...]
ma ormai non era più solo uno sbirro. A volte emergeva qualcosa di quest'altra persona, di questo essere non più umano. Come un riflesso.

Forse all'inizio si fa un po' fatica, sono tanti i personaggi presentati uno dopo l'altro in  poche pagine in cui vengono forniti piccoli dettagli spiegando la natura ed il ruolo di ognuno, ricordiamoci che si tratta di un prosieguo, ma poi veniamo ripagati entrando nella storia dove non ci si perde più anzi tutto viene portato avanti contemporaneamente senza perdere nulla: la trama ricca, i personaggi, gli scenari. L'autrice ci riesce grazie ai diversi paragrafi contenuti nei capitoli,  ognuno è un fotogramma con  una scena diversa. 
Ma l'aspetto che più mi ha colpito è la scrittura brillante, mai prolissa, mai  scarna, parole, frasi precise con cui si racconta la molteplicità della vita e della morte, con brani delicati, poi divertenti, poi passionali, poi carichi di un istintivo spavento, il tutto condito da dialoghi perfetti.  
Insomma ci s
ono stata benissimo dentro alla fitta, liquida, impenetrabile nebbia che ha un un vago aroma di terra bagnata dove il soprannaturale si fonde con il reale creando quella sensazione perturbante così familiare, tipica di quando si incontra l'ignoto. 


Per fortuna ho già pronto il primo volume dove ritroverò tutti i personaggi,  sperando  nell'uscita imminente del terzo.

Buona lettura e non lettura a tutti.

Commenti

  1. Pensa che ho "il club dei cantanti morti" in wish da un secolo e mezzo ma poi per un motivo o un altro non l'ho mai recuperato!
    Dopo questa recensione però sono curiosissima di conoscere questa autrice, traduttrice, o come vogliamo considerarla e perdermi nel suo bizzarro universo

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    1. Leggila, ti piacerà, io voglio recuperare tutti i suoi libri

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  2. sono tanto tanto contenta che ti sia piaciuto

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