Recensione 1/178: Nata dalle stelle di Jennifer L. Armentrout
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Nata dalle stelle, volume I serie Awakening Jennifer L. Armentrout, Harper Collins, pag. 480 Traduzione a cura di Isabella Polli Fantasy, romance, ⭐ / 5 |
RECENSIONE
Che cosa sto leggendo? Che cosa ho letto?
Per riuscire a spiegare la delusione cocente faccio una piccola premessa, non mi dilungo non voglio perdere altro tempo visto quello già perso per la lettura, e la premessa è: della Armentrout, fino ad ora, ne vorrei leggere a fiumi non mi basta mai, mi piace la scrittura, il modo in cui le storie scivolano via, come costruisce le trame, la caratterizzazione dei personaggi, le parti spyce mi mandano in visibilio ma con questa pubblicazione dopo la curiosità iniziale mi sono tremendamente annoiata e poi arrabbiata.
Nata dalle stelle è un incastro di pezzi già letti: elementi fantastici e wordbuilding mal descritti, personaggi privi di personalità se non quella presa in prestito, tra l'altro peggiorandola, dalle saghe precedenti: Lis è la brutta copia di Poppy, così come Thorne è Cas, così come Bastian è Kieran e potrei andare avanti; gli intercalari nei dialoghi dei protagonisti sono frasi già lette, stesse parole, stesse intenzioni, il tutto infarcito da un' abbondante, no sovrabbondante dose di spyce talmente sovrabbondante da far annoiare. Non avrei mai pensato di poterlo scrivere.
Delusione, noia, rabbia un cocktail fatale ecco perché ad ogni nuovo capitolo non ricordavo cosa avessi letto poco prima, una forma di difesa, la mia mente si è rifiutata di memorizzare la storia. Ma quale storia? Già perché in Nata dalle stelle di trama non se ne vede neanche l'ombra, non bastano gli ultimi cinque capitoli, in cui si racchiudono le informazioni tanto attese, per risollevare la situazione, così come non basta il finale aperto con un grande interrogativo. No, non basta perché non mi catturi con una manciata di pagine se il resto è vuoto, non risvegli la mia curiosità con il finale, no, al contrario trasformi la rabbia in un sentimento sordo e lucido perché non sono un pesce da prendere all'amo ma una lettrice da trasportare nelle correnti per farmi viaggiare da ferma.
Nata dalle stelle, oppure no poco importa a questo punto, ha fatto eclissare le mie di stelle, una dopo l'altra.
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