Rubrica Ci provo con. Recensione 4/181: Fourth Wing di Rebecca Yarros - Vol. 1

Primo appuntamento dell'anno con la rubrica mensile Ci provo con rubrica in cui si legge un autore o autrice per la prima volta, nata da un'idea di Chiara Ropolo  con la preziosa collaborazione di  Dolci Carloni creatrice di tutti i nostri banner compreso quello a seguire, bello vero, con l'elenco delle partecipanti.

Questo mese vi parlo di un fantasy che mi ha affascinata portandomi lontano in sella ad un drago, insieme alle fantastiche compagne di viaggio del gruppo di lettura.


Fourth Wing
Rebecca Yarros
Sperling & Kupfer, pag. 528
Fantasy
Traduzione a cura di Marta Lanfranco
⭐⭐⭐⭐/5




Trama
L'accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. 
Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo...


Recensione
Di solito quando non riesco a recensire una storia è perché mancano le parole, la lettura mi colpisce a tal punto da rimanere afona. Per Fourth Wing è il contrario, faccio fatica a recensirla perché di parole, affastellate sulla punta della lingua, ne ho troppe, mi sento un fiume in piena. Leggere questa storia vuol dire tuffarsi a cascata da un precipizio infinito ed emozionarsi di continuo. A trascinarvi giù o sù sempre con un'occhio dietro le spalle, un piede avanti, in equilibrio precario, è la scrittura dell'autrice chiara e soprattutto avvincente.
Tanti i nomi, tanti i personaggi, tanti gli accadimenti, tanti i draghi e fatemelo scrivere: finalmente un fantasy in cui queste creature leggendarie sono protagoniste al pari degli umani.  Nell'Accademia di si diventa cavaliere di draghi, non tutti certo solo i migliori o i peggiori e dovete dimenticare il significato classico  di tale investitura perché a Basgiath chi aspira a diventare cavaliere non è galante, non è nobile negli intenti  e l'unica regola vigente è sopravvivere in un luogo dove  tutte le regole sono infrante. O si vive secondo le regole o si muore secondo le regole

Questa recensione è fatta molto di pancia perché a me Fourth Wing ha emozionato in ogni sua parte. Mi è piaciuto il modo in cui l'autrice conduce il lettore  nell'Accademia di Basgiath da quel primo ponte infernale tra cielo e terra fino alla fine, fornendo da subito molti dettagli su dove siamo, su come funziona l'Accademia, sul rapporto tra draghi e uomini, sui personaggi tutti  ben descritti. Bellissime le descrizioni delle sfide tra cadetti, delle battaglie nei cieli, degli allenamenti; godibile la parte romance a corredo di quella fantasy e non il contrario; mi sono piaciuti tutti i comprimari: ne ho odiati diversi, uno in particolare ho provato solo fastidio, ad altri mi sono affezionata, con un altro ancora ho sofferto e i draghi, beh, l'autrice ve li farà vedere dal vivo. Fantastici! 
Fourth Wing si svolge quasi tutto dentro alla scuola con pochi accenni al mondo di fuori, a cosa succede oltre quelle mura ed io ho apprezzato questa scelta,  non ho sentito la mancanza di nulla perché so già che avremo modo di sapere molto altro sul mondo creato dalla Yarros nei prossimi volumi. 
Infine sui protagonisti Violet e Xaden non posso dire molto per evitare spoiler, a me sono piaciuti entrambi per motivi diversi.
Dovrebbe essere contro il codice avere un aspetto così bello e al contempo spietato. 
Questo è Xaden. Serve altro? Perché fidatevi c'è molto, molto altro.
Con Violet  l'autrice ha fatto un bel lavoro dall'inizio da quando si presenta alla scuola dei cavalieri gracile, non preparata perché destinata ad una vita in biblioteca come scriba, fino alla fine e qui non dirò altro. Di Violet mi ha colpito la determinazione fiera, la caparbietà,  nascosta in quel corpo delicato, che sopperisce alle mancanze fisiche. Violet si afferma  sempre, anche se continuamente messa alla prova, pronunciando con forza il pronome personale io: io non morirò oggi, non sarò io. In Violet l'autrice ha saputo racchiudere debolezza, fermezza e fierezza creando un cocktail d'effetto.

Sono pronta per leggere il secondo volume, Iron Flame, in uscita tra pochi giorni. 


Commenti

  1. Io non vedo l'ora di riuscire a leggerlo!
    Lo guardavo in liberia sotto Natale ma non sapevo se poteva essere adatto a me... Con la tua recensione ora so 😝❤️

    RispondiElimina

Posta un commento