Recensione 15/192: Azoth Express di Elia P. Ansaloni

 

Azoth Express
Elia P. Ansaloni 
Delrai Edizioni, pag. 250
Giallo, Fantasy
Valutazione ⭐⭐⭐⭐/5

Trama
Invitato a una traversata notturna sull’Azoth Express, un treno misterioso di cui sembra impossibile reperire informazioni, il professor Volfram Volkov, accademico di prestigio affetto da una bizzarra licantropia, fuma pensieroso la sua immancabile pipa a bolle di sapone. Salito a bordo, fa la conoscenza degli altri strambi ospiti, anch’essi completamente all’oscuro della situazione: Mercedes, una famosa e avvenente attrice televisiva; gli aristocratici Ravencroft, un’inquietante famiglia in lutto; la giovane esploratrice Lyra, con una grande conoscenza degli abissi oceanici; Zohn, un signore tarchiato che non sembra volersi staccare dalla sua macchina da scrivere; Maddox, un pittoresco e chiacchierone croupier di Las Vegas; e infine i signori Yong, che trasportano un carico misterioso. È il signor Swapan, proprietario della compagnia, a spiegare ai passeggeri che stanno per prendere parte a un singolare gioco: se scopriranno dove è diretto il treno, ciascuno riceverà un premio di immenso valore. Riusciranno a risolvere l'enigma e, soprattutto, ad arrivare tutti a destinazione?

Recensione
Ho accettato anch'io  l'invito recapitatomi su carta pregiata, l'edizione, per un viaggio gratuito su un treno di lusso. Mi ha  attratto il mistero: tutto quello che riguarda il treno Azoth Express  viaggia sotto le due parole informazioni riservate; i disegni, indizi curiosi, disseminati qua e là tra le pagine, ma attenzione non a caso, ed il premio: la soluzione.

Sono salita sul treno insieme agli altri dodici invitati senza sapere la durata e la destinazione del viaggio; senza riuscire a vedere il paesaggio dai finestrini,  nebbia densa che fa pendant con le tonalità del grigio di tutti gli ambienti interni; consapevole che il treno non fa fermate intermedie e, aggiungo, non si fermerà per nessun motivo; senza poter calcolare il tempo visto che gli orologi in nostro possesso hanno smesso di funzionare.  
 All'inizio ci siamo ritrovati tutti nel vagone ristorante per le presentazioni ed ho fatto un po' fatica, per una mia innata difficoltà, ad associare tutti i nomi ai protagonisti, poi pagina dopo pagina, mentre la reticenza si assottiglia, condividendo le storie personali ed i segreti li ho catalogati tutti e vi assicuro che l'improprio licantropo, prof. Volfram con la sua pipa è il meno bizzarro. 
Quando poi alcuni di loro iniziano a dissolversi più velocemente della nebbia  l'inquietudine mi ha assalito mentre i pezzi del mistero scendono sempre più velocemente senza riuscire ad incastrarli. Rimangono lì ad accumularsi ed è  proprio vero i dubbi più difficili da sopportare sono quelli che non ci portano ad una soluzione.

Azoth Express è un giallo con dei chiari richiami alla Cristhie, Dieci piccoli indiani e l'Orient Express; è un fantasy visto come evolve la storia e soprattutto ha un finale non prevedibile. L'organizzatore del viaggio, Elia P. Ansaloni, mi ha spiazzato con quelle due parole, le chiavi di volta per rimettere insieme tutti i pezzi.  Quindi secondo voi  siamo riusciti a scoprire la destinazione del viaggio? Beh per scoprirlo dovrete salire anche voi sull' Azoth Express, dove tra l'altro  ogni cosa che si desiderate appare grazie all'inquietante capotreno Swapan.


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