Recensione 16/193. Victorian Solstice. Volume 1. Federica Soprani, Vittoria Corella.

La Vita. É. Una. Ferita. Lavitaèunaferita.  L'aria ci passa gelida attraverso. Entra il freddo nella carne viva. Brucia e sa di sale. La lingua è un cartoccio, una foglia recisa e la linfa scorre via, mentre il tessuto si svuota, le venature si asciugano, il colore vola fuori e tutto diventa grigio.


punto di lettura
Victorian Solstice Vol 1
Federica Soprani, Vittoria Corella
Pag. 368
Detective story, dark story 
Valutazione ⭐⭐⭐⭐⭐/5

Trama
Londra 1890: Babele, Gran Forno, Inferno e Paradiso. Capitale del Mondo Occidentale. Dai fasti di Buckingham Palace al Popolo del Sottosuolo, passando per lo sfavillante mondo della potente borghesia in ascesa. Delitti, intrighi, passioni, amore e morte. Il Crepuscolo di un’epoca, l’agonia del Lungo Ottocento che ha ormai perso la sua innocenza. Jericho è un medium dei bei salotti. Jonas un investigatore che non crede nel paranormale. Nella Londra Vittoriana l’Uomo Nero esiste davvero. I Mostri sono reali e hanno fame. Per sconfiggerli ci vuole coraggio, follia e un pizzico di disperazione. Dai bordelli per ricchi annoiati ai misteri della Londra sotterranea, dalla casa del vizio più pericolosa del West End, agli orrori di Whitechapel, un viaggio da incubo che parte dai sobborghi più infimi per salire su, fino a sfiorare la Corona D’Inghilterra.
Una detective story vittoriana oscura e sensuale.

Cosa succede quando un medium che parla con i morti e il poliziotto più scettico di Scotland Yard sono costretti a lavorare insieme?


















Recensione
Victorian Solstice seduce per la raffinata capacità delle autrici di estrarre le parole dalla bellezza dell'angelo prima della caduta, forgiarle nel fuoco di Lucifero e raffreddarle con le sue lacrime. Ne esce una scrittura  affilata, ci si fa male, plasmata secondo le intenzioni.
La trama è strutturata in quattro detective story ambientate nel 1890 in una Londra marcescente; le descrizioni dei luoghi come i dialoghi affascinano e fanno rabbrividire. L'edizione è ricca per il carattere di stampa, per come sono decorate le pagine e per le immagini che ci accompagnano nella discesa.

Federica Soprani, una delle autrici, mi aveva avvisato: "questa storia è una discesa negli abissi della crudeltà umana".  In quel momento non le ho creduto del tutto perché ero già passata  nel Casino dei Desideri, o meglio dei Perduti dove valgono solo i capricci del Re Belial e dei suoi ospiti; ero già ammutolita, con lo stomaco sottosopra, dentro alla carrozza ferale del cacciatore; avevo già incontrato il macellaio e soprattutto il ragazzo puntaspilli,  due figure maceranti e beh credevo di non poter scendere  ancora più giù ed invece mi sbagliavo, mancava  l'incontro con Esteban Segundo Desiderio la bestia nera. Sì aveva ragione lei, la loro penna arriva in posti della mente inimmaginabili.

In questa turpitudine le autrici poi ci mettono due anime, una dannata l'altra pulita. Due respiri, li sentirete sul collo, uniti dal soffio della vita.
Jericho M. Shelmardine, il medium, l'Ambasciatore dei morti, Occhi color acquamarina, occhi come fuochi fatui, simili a frammenti di vetro. Non appartiene a nessun mondo però  possiede le chiavi per accedere a tutti. Lui con i fantasmi ci vive da sempre  e ha un dono o una pena: il male lo sente arrivare quando le vespe, i pungiglioni, le zampette uncinate gli straziano lo stomaco. 
Jonas ha il fascino di chi parla in modo appassionato nonostante la sua riservatezza e la su rettitudine. Lui le porte le attraversa senza esitazione a passi lunghi, con un revolver in mano. Davanti ai mostri cerca con ostinazione le spiegazioni  ma di domande a Jericho ne fa poche  è rispettoso del passato, perché anche del suo non vuole parlare. Jonas ha un dono raro nell'Inferno: è compassionevole. 

Ho amato entrambi con la stessa intensità così come mi sono piaciute le due figure femminili marginali che emergono a rilievo dal fondo scuro: Catherine Swan la giornalista che si firma con il nome di Orlano e Imogene la giovane governante di J e J. spero di ritrovarle nei prossimi volumi.

Victorian Solstice  è conturbante, il secondo volume mi chiama, l'incontro con il d signor V. l'uomo che ti fa vedere la paura in una manciata di polvere, non può essere rimandato. 

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