Recensione 42. Rubrica "Ci provo con..." "Le confessioni di una concubina" di Roberta Mezzabarba 4/5

Nuova recensione per la rubrica a cadenza mensile Ci provo con... ideata da Chiara del blog La lettrice sulle nuvole in cui si legge un autore o autrice per la prima volta. Questo mese ho scelto un libro viaggiante arrivato a casa mia direttamente dall'autrice, già ripartito per una nuova tappa. Lo stile di Roberta Mezzabarba mi è piaciuto, leggerò  sicuramente altro.
Un grazie a Dolci Carloni che ogni mese ci regala il banner.






La mia vita è un fallimento, uno sbaglio perpetuo.
Un'infinita corsa alle calcagna di chi non mi vuole, o vuole solo una parte di me:  chi il mio corpo, chi la mia mente, chi i miei servigi.
Mai un acquisto in blocco, mai realmente tutto compreso.

Qual è il punto esatto in cui, in un uomo, la brutalità prende il sopravvento trasformandolo nella bestia carnefice che infierisce sulla sua preda senza rimorso, pietà, umanità?
Qual è il momento esatto in cui, in una donna, germoglia l'idea di non fare abbastanza, di non piacere abbastanza, di non parlare abbastanza, di non amare abbastanza, di non meritare, il momento esatto in cui decide di non essere e trasformarsi nella vittima sacrificale?

L'autrice in questo romanzo da voce a Misia, donna come tante,  fagocitata dalle sue stesse insicurezze che la portano a non scegliere ed in questa non scelta l'errore è inevitabile. 
Non ho mai avuto la sensazione di essere costretta a comportarmi in un certo modo, credo di aver fatto tutto con estrema leggerezza, guidata dalla fidata mano di chi mi aveva messo al mondo. 

Misia ripercorre i ricordi della sua infanzia, il suo essere bambina in una famiglia come tante. Torna alle origine perché  lì sta la risposta alla domanda, nel posto in cui si nasce e si cresce, troppo spesso nido sguarnito, che non accoglie, non cura, non custodisce.
Da bambina ho sempre avuto un timore quasi reverenziale del giudizio della mia famiglia, dei miei genitori. 
Proseguivo a passi incerti nella mia vita con un occhio sempre puntato alle reazioni che suscitavano le mie azioni.

Le confessioni corrono veloci, le parole si susseguono, le pagine scivolano  tra le mani. Siamo lì ad ascoltare la  voce di Misia, moglie di un uomo anaffettivo,  a seguirne  il percorso, la ricerca di  attenzioni ed approvazione per sentirsi speciale, la compiacenza e deferenza  verso chi le elemosina complimenti. Siamo sempre lì mentre cade, soccombe, subisce senza poterla aiutare ed i suoi silenzi diventano le nostre grida, la sua docilità la nostra ribellione.

Le confessioni di una concubina.
Non sono altro.
Null'altro che la concubina dei miei dolori, delle mie insoddisfazioni, delle mie frustrazioni, dei miei bisogni puntualmente disattesi, ignorati, calpestati, vilipesi, disprezzati, messi al rogo.

L'autrice con uno stile asciutto, scorrevole, composto da periodi brevi, intensi ci trascina nella violenza più sordida, ferendoci e stupendoci con un colpo di scena impensato, ma sperato.
Roberta Mezzabarba  riempie le pagine di parole in prosa e in poesia, ci offre la sua musica inondandoci.
Roberta Mezzabarba da forma al magma interiore di Misia, un dialogo a tu per tu con la protagonista e non sarà così difficile ritrovarci  anche in uno solo dei tanti pensieri della protagonista perché il tema è attuale  e presente ogni volta in cui la nostra femminilità viene derisa, insultata, limitata, ogni  volta in cui ci nascondiamo, ci umiliamo, ogni volta in cui la nostra essenza viene braccata, deturpata, schiavizzata, uccisa. 
Alle donne il compito di riconoscersi, riscoprire gli istinti, uscire dall'ottundimento, spogliarsi del ruolo di reiette e tornare ad essere.

Un giorno sarai felice ma prima la vita ti insegnerà ad essere forte. 
Questo il messaggio di Roberta Mezzabarba a tutte noi.

Confessioni di una concubina come anticipato è un libro viaggiante, questo vuol dire che  si sposta di lettore in lettore per tutta l'Italia. Ad accompagnarlo un cd, con i brani musicali che  l'autrice ha ascoltato durante la stesura della storia e due quaderni vuoti le cui pagine saranno riempite da ogni lettore con ciò che vuole. I quaderni torneranno uno all'autrice e l'altro all'ultima destinataria del viaggio. 
Se vi piace l'idea potete curiosare nel gruppo facebook Libri Itineranti.

E ora andiamo a scoprire cosa hanno letto di nuovo le altre partecipanti alla rubrica.




Commenti

  1. Bella l'idea di libro itinerante! Questo libro sembra impegnativo

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  2. Io non so se riuscirei a leggere un libro così. Come dice Chiara sembra molto impegnativo e un po' ne sono spaventata

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  3. Bella l'idea del libro itinerante anche se la mia unica esperienza in questo tipo di iniziative non è proprio stata positiva. Questo romanzo sembra trattare una tematica molto forte e impegnativa.

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  4. un libro con un tema forte che spaventa quando non dovrebbe, non dovrebbe farci girare la testa perché pensiamo che a noi non potrà mai capitare. Un libro che mi piacerebbe tanto leggere

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