Rubrica: Tu leggi, io scelgo. Recensione 6/105: Nevernight. I grandi giochi. Volume 2
Nuovo appuntamento con la rubrica a cadenza mensile Tu leggi, io scelgo nata da un'idea di Rosaria Sgarlata con l'organizzazione precisa e puntuale di Chiara Ropolo, Mariarosaria Palmentieri e Dolci Carloni. Una rubrica a cui partecipo sempre con entusiasmo: si va a sbirciare nella libreria virtuale delle altre e si decide cosa leggere.
Questo mese ho curiosato nella libreria della Capitana Chiara Ropolo ed ho scelto Nevernight. I grandi giochi il secondo volume della fantastica saga degli Accadimenti di illuminotte.
Qui trovate la recensione di Chiara.
Qui trovate la mia recensione al primo volume.
Nel banner a seguire trovate l'elenco delle partecipanti alla rubrica.
Edizione cartacea, Pag. 467, valutazione ⭐⭐⭐⭐⭐/5 |
Io sono qui solo per il sangue.
Finalmente sono tornata a danzare insieme alle lame sulle note della melodia creata da Kristoff, compositore truce, con una direttrice d'orchestra veloce come ombre, affilata come rasoi, dura come acciaio. Mia.
Nevernight si è attaccata alla mia pelle come una piaga sanguinante è necessario cauterizzarla con l'ultimo atto, il terzo, già pronto in libreria sperando che non sia un dissanguamento.
Mia Corvere la protagonista indiscussa degli accadimenti di Illuminotte persegue la sua vendetta verso Scaeva, console della Repubblica di Itreya e Francesco Duomo il cardinale, rei di averle ucciso padre, madre ed il piccolo fratello, di averla privata dellla famiglia, dell'infanzia, in una parola del futuro.
In questo secondo volume la seguiremo nella scia di sangue che lascerà dietro di se per raggiungere il suo premio: la vendetta. Mia è una lama ed anche se il suo apprendistato alla Chiesa Rossa è terminato la ritroveremo dentro ad una nuova scuola quella dei Gladiatii. Sceglie di essere una schiava come chi le sta attorno, chi non lo ha scelto, decide di sottostare alle regole feroci del Collegio di Remus, dove vengono addestrati i Gladiatii destinati ai Grandi Giochi, per arrivare alle sabbie del Venatus Magni il più importante dei giochi itreyani. Nell'arena del Magni di Godsgrave si svolge una battaglia all'ultimo sangue dove i guerrieri lottano uno contro l'altro fino a che non ne rimarrà uno solo il più glorioso, il più valoroso destinato a ricevere la libertà per mano di quegli uomini, Scaeva e Duomo, che a Mia l'hanno tolta la libertà di decidere. Ecco perché Mia non sarà lì per la gloria, tantomeno per la libertà, quella è già sua grazie ai passeggeri umbralupa ed umbragatto con cui salta nelle ombre, mangiatori di paura, sarà lì per solo per far scorrre il sangue di Scaeva e Duomo.
In questo secondo volume l'autore ci fa girare per la Repubblica di Itreya attraverso le tappe dei giochi immaginate nella mia mente come quelli del Colosseo con i Venationes ed i duelli dei gladiatori, quale luogo più adatto per far scorrere fiumi di sangue.
Incontreremo vecchie conoscenze e nuovi personaggi, creature mostruose e sentiremo suonare l' acciaio, quello delle lame, quello di cui è fatta Mia: l'orfana, l'assassina tenebris, l'incarnazione della vendetta.
Kristoff non sbaglia un colpo, con i Grandi Giochi trasforma l'affresco di sangue delineato nel primo atto in qualcosa di scenografico. Nell'arena butta noi lettori facendoci volteggiare e poi cadere con grandi tonfi a faccia in giù, lì nella terra ci attaccheremo alla protagonista senza paura, anche noi, come passeggeri. Qualcosa ci verrà svelato tanto altro sarà tenuto nascosto e dopo l'ultima pagina ne sapremo un po' di più della protagonista a cui Kristoff cela molto, con cui nel frattempo saremo entrati in confidenza nel poco bene e nel tanto male.
Amo questa saga. Amo questo autore, il suo modo di farsi beffa di tutti: di noi lettori, dei personaggi strapazzandoci all'inverosimile. Kristoff non si inchina e non si piega, come le creature create dalla sua mente. Con quel tono beffardo è libero da ogni regola: rieccole, finalmente, le parole inventate così musicali verobuio, soliluce, cantaferro, pulvispettro, aureovino, fiondalama, freddinverno, caldestate; rieccole, finalmente, le note curiose, ironiche, ridotte in quantità rispetto al primo volume ma più corpose.
Ho questa immagine nella testa ormai indelebile dell'autore nell'atto di ridere mentre compone gli accadimenti di illuminotte. Ride con un ghigno malizioso ed un intimo piacere nel pensare alle nostre facce di fronte agli eventi imponderabili. Ora dovete sapere, io l'ho scoperto a mie spese, che con Kristoff non si scherza ci saranno dei personaggi a cui ci affezioneremo o odieremo, ma non fatelo con trasporto o passione, non attaccatevi a loro perché saranno portati via nel sangue, uno ad uno, nei modi più cruenti ed impensabili.
Eppure in questa moltitudine trucidata ho sentito tutta la premura dell'autore verso il lettore nel modo in cui sono stata una marionetta, senza potermi tirare indietro, in balia della sua volontà; nel modo in cui mi ha stizzito portandomi a chiudere il libro con un gesto indispettito; nel modo in cui ci ripete fino alla fine di avere pazienza mentre devasta ogni cosa a suon di lama.
Ce ne vuole di maestria per regalarci una storia così.
Il diavolo non è brutto come si dipinge per chi impavido porterà a termine la lettura ci saranno grandi sorprese ed un finale da urlo come quello uscito dalla mia bocca, dopo aver letto l'ultima parola, con cui ho esclamato: NOOOOOOOOOOOO!! Ancora una volta ti sei beffato di me.
Sono felice che Kristoff ti sia piaciuto. Concordo in pieno, anch'io amo l' autore, il suo stile e la sua creatività nel creare una storia che appassiona sempre di più!
RispondiEliminaSiamo solo dei burattini nelle mani di un folle, comuni mortali in un mondo di assassini. Le nostre urla valgono poco. Domande, gesti e sentimenti ancora meno. Kristoff ci tiene sulle spine, la nostra sete di conoscenza non detterà mai il ritmo, è la sua danza macabra a guidarci.
RispondiEliminaPerò siamo ottimiste, portiamo pazienza, l'epilogo è vicino. Immagino che ci sentiremo entrambe "orfane" alla fine di questo viaggio.
Che belle parole. Vero la sua danza. Siii tanto orfane..
EliminaAh Kristoff croce e delizia. O lo si ama o lo so odia. Qui lo si ama
RispondiEliminache gioia che mi dai, come sai ho amato tantissimo libro e autore
RispondiEliminaMi sa che dovrò farci un pensierino, leggo troppe recensioni positive, anche se ho più volte detto che per il momento non è nelle mie corde
RispondiEliminaIo adoro questo lettore da Illuminae e prima o poi dovrò decidermi a iniziare questa trilo anche io…
RispondiEliminaContinuo a sentir parlare di questa saga. Ogni volta che ne leggo la storia mi allontano, ma poi lette le recensioni torna un po' di curiosità. Chissà....forse un giorno lo leggerò. Bellissima recensione come sempre!
RispondiEliminaDevo assolutamente trovare il momento per iniziare questa serie
RispondiElimina