Rubrica Purché sia di serie. Recensione 36/172: Deviat3 di Jay Kristof. Volume 2 serie Lifelik3

Nuovo appuntamento con la rubrica a cadenza mensile Purché sia di serie ideata da Chiara con la collaborazione di Dolci Carloni autrice del banner a seguire dove troverete l'elenco delle partecipanti.
La rubrica prevede lettura e recensione di un libro facente parte di una serie ad esclusione del primo volume pubblicato.
Questo mese ho scelto  Deviat3 il secondo atto della serie Lifelik3 di Jay Kristoff.

La recensione del primo volume Lifelik3  la trovate qui


Deviat3, volume 2 della serie Lifelik3
Jay Kristoff
Traduzione a cura di Gabriele Giorgi
Oscarvault, pag. 448
Distopico, Fantascienza
⭐⭐⭐⭐⭐ / 5




Trama
È l'alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel.  Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l'una contro l'altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un'androide. Insieme alle sue "sorelle" e ai suoi "fratelli", ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti. Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l'incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un'enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l'amore. Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.






Recensione
Prendere in mano Deviat3 rileggere gli stessi soprannomi, fossette, fiocco di neve, moncone, lentiggini, taro,  a cui se ne aggiungeranno di nuovi, oltre a farmi sorridere mi ha fatto sentire a casa. Il mondo in cui ci caliamo è sempre lo stesso, Yousay, un mondomorto  il risultato delle scelte scellerate dell'uomo dove sembianti, devianti, cyborg, logika e ciò che rimane dell'umanità  vivono senza convivere, dove la Biomass e la Daedalus, i due CorpiStato, si spartiscono ciò che rimane in un equilibrio precario.

Rimango sempre sorpresa per il modo in cui Kristroff costruisce la trame e per come riesce a caratterizza i personaggi, per come li fa danzare in gruppo, meglio ancora  in coppia anche quando le relazioni si frantumano e se ne creano di nuove. Tu stai lì a pensare che no non deve  dividere quei due, no non deve neanche dividere gli altri, poi continui a leggere e ti ritrovi  a godere nel seguire gli avvenimenti dei personaggi noti grazie ai capitoli alternati, amo il suo modo di strutturare le storie, grazie alle nuove figure entrate sulla scena per non lasciare soli i protagonisti perché diciamolo i dialoghi con quelle note ironiche a tratti sprezzanti sono vericerto frizzanti.

In questo secondo volume l'autore ha fatto un lavoro straordinario con i personaggi senza dimenticare le tematiche della storia e portando avanti la trama in modo impeccabile
Più forti insieme, assieme per sempre. Questa è la prima legge della discarica 
anche se il gruppo è stato deviato, anche se le vite dei singoli sono state deviate. Ad ognuno la sua paura, ad ognuna il suo destino, alle prese con  eventi imprevedibili a tratti inaccettabili per  arrivare ad un finale dove tutti non saranno più quelli di Lifelik3 e dove il lettore si troverà a fare i conti  con un fastidioso prurito nelle mani per la voglia di iniziare subito l'ultimo atto. 
Lemon, importante, necessaria per la Biomass alle prese con un ruolo  più grande di lei: Lemonfresh è l'inondazione che lo sommergerà. La tempesta che laverà via tutto.  Lei la parte ironica del gruppo, la spalla, incapace di organizzare azioni, di pianificare, dovrà affrontare la paura della solitudine, l'idea di sé: la gente mi tiene con sé perché sono carina, mentre farà la conoscenza della  Cacciatrice un personaggio insettoide  che mi ha affascinato sin da subito grazie alle splendide descrizioni dell'autore che ne rilevano l'essenza.
Ezeckiel più umano dell'umano  dovrà decidere da che parte stare ora che Eve non è più la stessa, ora che sta per scoprire dove si trova Ana, ora che la sua famiglia è tornata più sanguinaria di prima.
Cricket alle prese con le tre leggi della robotica, dovrà affrontare i suoi limiti proprio ora che è in un corpo grandioso.
Eve, la ragazza che si era rivelata tutt'altro che una ragazza, alle prese con una delusione cocente, accecata da un odio viscerale, dovrà affrontare il confronto con la sua parte umana. 
E poi ci sono  i nuovi arrivati: il logika Solomon, i devianti Grimm, Diesel, Fix, Abraham di cui non dirò nulla ed una vecchia conoscenza non piacevole ma che a me è piaciuto tantissimo.

Il ritmo della narrazione è sempre alto ma devo dire che negli ultimi due capitoli  i colpi di scena scendono imprevedibili come lampi in un cielo sereno e tutto quello che avevo ipotizzato viene cancellato lasciando spazio solo a ciò che compiace all'autore che poi compiace tanto anche a me.

Buona lettura e non lettura.


Commenti

  1. Io come al solito amo la tua capacità di creare recensioni. Sicuramente hai reso molta più giustizia tu di me a questa storia. È stato un piacere essere ancora una volta al tuo fianco ij questo viaggio

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  2. contentissima che sia piaciuto anche a te, io adoro Kristoff e ho adorato questa serie

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