Rubrica: Purché sia di serie. Recensione 18/117 Nevernight di Jay Kristoff. Volume 3

Torna l'appuntamento mensile con la rubrica:  Purché sia di serie, ideata da Chiara con la collaborazione preziosa di Dolci Carloni autrice del banner che troverete a seguire con l'elenco di chi pubblicherà questa mese. 
La partecipazione prevede lettura e recensione di un libro facente parte di una serie non ancora finita, ma non il primo ed io ho scelto 
l'atto finale di  Nevernight, Alba oscura.

Qui trovate la recensione al primo volume: Nevernight. Mai dimenticare
Qui trovate la recensione al secondo volume: Nevernight. I grandi giochi. 


Edizione cartacea, pag. 524, valutazione ⭐⭐⭐⭐⭐/5 con lode

Questa di recensione non sarà come le altre e mi scuso. É un mio difetto quando c'è una storia fuori dall'ordinario, quando la scrittura tracima ogni barriera tra chi legge e chi scrive non posso fare altro. Il post sarà un tentativo maldestro di raccontare l'effetto Jay Kristoff perché vi avverto questo autore crea una dipendenza tirannica, nessuno mi si è potuto avvicinare durante il tempo di lettura, trasformandoci in eletti, re e regine, per il modo tutto suo di deliziarci. Stiamo lì seduti sul trono con i sensi attivi mentre Kristoff, il narratore più beffardo, più  truce che abbia incontrato fino ad ora, ci racconta la storia di Mia, una ragazza chiamata da alcuni Figlia Pallida,  da altri Incoronatrice, da altri ancora  Regina dei Furfanti, da qualcuno Signora delle Lame, da qualche altro piccolo Corvo ma che io ricorderò così:

Brache di cuoio nere e stivali di pelle di lupo. Una camicia di seta bianca e corsetto di cuoio. Una lama lunga di necrosso appesa alla schiena, un'altra di neracciaio ashkahi che le pendeva in vita. Un sigaretto acceso sulle labbra [...] una bottiglia di vino nello stomaco.
Una ragazza con una storia da raccontare.





Kristoff io non mi sono mossa sto ancora seduta su quel trono con le unghie conficcate nelle crepe, la faccia deformata tra l'orrore ed il piacere, il fiato corto, i panni intrisi di sangue, con la bocca aperta per lo stupore e per dirti:

<<Denti della mannaia  ho amato Nevernight dalla prima all'ultima pagina. Tre volumi dove mai, mai  in nessun momento mi sono sentita abbandonata grazie alle tue incursioni quelle note irriverenti che a me, a differenza di chi dice il contrario,  sono piaciute un casino. 
Ora tu devi spiegarmi come accade che la pagina ancora da leggere  sia  meglio di quella appena finita. Devi  spiegarmi come hai fatto a far sì che ogni volume sia stato più bello e spietato del precedente fino al Finale   che voglio scrivere  in corsivo, sottolineato e pure il grassetto ci metto con la f maiuscola per quanto mi è piaciuto.  
Dillo: la tua penna è la sorgente di quella magika  nascosta qua e là tra le pagine, bramata da Adonai e da sua sorella Marielle. Una magika nera che sconquassa ogni cosa, ovunque. 
Dillo: lo voglio proprio sapere  quanto ti sei divertito a prenderci in giro quanto compiacimento in mezzo alla musica delle lame mentre la nostra Mia va alla ricerca della sua, della loro, della nostra nemesi perché quando tutto è sangue il sangue è tuttoPerò  Kristoff in questo viaggio nero  tu hai scelto Ash, una coprotagonista che a me non è piaciuta del tutto fino alla fine,  ed hai riservato a Tric un destino malvagio e questa scelta te la devo ancora perdonare  perché cavolo se mi è piaciuto Tric!   Mi hai deliziato nelle viscere con questo personaggio e poi cosa hai fatto? Con il capitolo 41 mi hai ucciso. Hai affondato la lama di necrosso mi hai trafitto nel cuore mentre la seconda pugnalata è arrivata alla pancia con Eclissi, l'umbralupa.


Krisotff non sei stato tenero e accomodante o dolce ed amorevole niente di  tutto questo. Le tue parole colpiscono tutti, saettano tagliando teste, arti, cuori ed anime,  poi ti fermi, te la ridi ricordandoci  che siamo solo in una storia fantasy, come darti torto, è tutto un gioco, vero, ma poi  piroettando su un piede affondi il colpo di nuovo con brani e dialoghi che, soprattutto in quest'ultimo volume, per la loro bellezza non ho solo sottolineato ci ho messo il grassetto e pure il corsivo leggendoli  e rileggendoli ad alta voce  precipitando verso il Finale

Ora appena riuscirò ad alzarmi da questo trono di cui rimangono solo macerie, appena il fiato tornerà normale, appena il contorno riprenderà forma sarò pronta per il prossimo viaggio sempre come compiace a te che poi compiace tanto anche a me. >>



Commenti

  1. Io Adoro il tuo modo di recensire questi libri. C'è la tua anima in questa recensione. Abbiamo scoperto un autore che abbiamo imparato ad amare e odiare, grazie ancora per essere stata la mia compagna di lettura in questo meraviglioso viaggio

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  2. Questa è una serie di cui sento parlare benissimo, ma che non mi attira per nulla

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  3. A me Manca ancora Mia e tutto il suo mondo

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  4. viaggio meraviglioso, sono così contenta che ti sia piaciuto!

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  5. Anche a me manca ancora ma le tue parole fanno venir voglia di leggerla dalla recensione del primo volume tipo

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