Rubrica: Ci provo con. Recensione 4/140: "Il maialino di Natale" di J.K. Rowling

Primo appuntamento del nuovo anno con  la rubrica Ci provo con rubrica in cui si legge un autore o autrice per la prima volta, nata da un'idea di Chiara Ropolo  con la preziosa collaborazione di  Dolci Carloni creatrice di tutti i nostri banner compreso quello a seguire con l'elenco delle partecipanti di questo mese. 


Edizione cartacea, pag. 320
Traduzione a cura di: Valentina Daniele
Illustrazioni di Jim Field
Fantasy per bambini
Valutazione⭐⭐⭐⭐⭐/5


Lo so il Natale è passato ormai da un mese, archiviato direi, eppure io avevo una gran voglia di parlare di questa storia meravigliosa letta a puntate, di sera sotto le coperte con mia figlia, durante le vacanze natalizie che poi del Natale c'è ben poco: il tempo in cui si svolge, la vigilia di Natale ed un'apparizione piccola di Babbo Natale, ne racchiude però tutta la magia.  
Lo ammetto con la Rowling è la prima volta. Non ho letto il famosissimo Harry Potter, non amo il personaggio e con un certo pregiudizio non mi sono avvicinata a nessun altro titolo. Che errore!  Così ora voglio recupere: in libreria c'è già l'Ickabog e ho segnato Il seggio vacante consigliato da un'amica blogger.





Trama
Mimalino, Lino, è un maialino di pezza con le palline nella pancia, il migliore amico di Jack. Quando era piccolo  si addormentava con lui e crescendo hanno affrontato tante avventure è per questo che Lino  ora è sbiadito, al posto degli occhi ha due bottoni cuciti dalla mamma, un orecchio è rigido per essere stato succhiato troppo ma il suo odore è inconfondibile. É l'odore dell'amicizia, di casa, l'odore delle cose preziose.




La vigilia di Natale però accade un evento disastroso: Lino si perde e Jack è fuori di sé. L'unico modo per poterlo ritrovare è andare nella Terra dei perduti dove finiscono tutte le cose perse perché di Lino, nel mondo degli umani, non c'è più traccia. Inizia così una corsa contro il tempo perché solo in questa notte speciale, la notte dei miracoli e delle cause perse, i bambini possono andare nella  terra dei perduti ma devono tornare prima della mezzanotte per  non rimanere intrappolati. Bisogna fare presto perché Lino potrebbe essere in pericolo: nella terra delle cose perse il Perdente va a caccia degli oggetti dimenticati per mangiarseli e rubargli l'anima. 
Ad accompagnare Jack c'è Nat un altro maialino di pezza, nuovo nuovo, comprato dal nonno per rimpiazzare Lino. A Jack Nat non piace, lui vuole il suo amico ma durante il viaggio conoscerà meglio questo peluche dall'odore di fabbrica ed il suo segreto. 

Nella terra dei perduti Jack incontrerà tanti oggetti parlanti, ognuno con la sua storia da raccontare e scoprirà com'è la vita in quel mondo strano. All'arrivo c'è uno spazio grande, con un orologio altrettanto grande e tre porte diverse dietro una scrivania: siamo  nel fuori posto qui gli oggetti stazionano giusto il tempo di capire se il proprietario  li ritroverà ma se non vengono ritrovati allora i modulatori decideranno a quale porta assegnarli. Se sei una cosa di poco conto entrerai dalla porta di legno, nella città Usa e Getta; se sei un oggetto  importante, per gli umani, passerai dalla porta di acciaio lucido nella città Dove sarà mai e se sei prezioso potrai attraversare la porta d'oro direttamente nella Citta dei rimpianti. C'è anche un posto molto speciale per tutti gli oggetti  amati tantissimo: L'isola dei diletti. Però se nessuno pensa più a te allora c'è solo la Landa degli illacrimati è qui che il Perdente cerca le sue prede per portarle nella sua tana: dentro ad un cratere di fuoco e fiamme.



Recensione
Vi siete mai chiesti dove vanno a finire gli oggetti perduti? Quelli che non vi accorgete neanche di aver perso per quanto sono inutili o quelli veramente preziosi. E se invece a perdersi fossero le vostre doti o la  speranza o la bellezza o le brutte abitudini? Dove si vanno a cacciare tutte queste cose?
Ecco Il maialino di Natale vi  porta nel mondo parallelo al nostro dove finiscono per l'appunto le cose perse, scoprirete così come vengono distribuite nelle diverse città in base all'importanza avuta nella vita degli umani. 

L'autrice con una storia incantevole ci passa un messaggio  importante legato al nostro rapporto con le cose che compriamo, con quelle di vecchia data ed anche con ciò che non è tangibile ma ci rende umani. Ve lo assicuro, dopo questa lettura, non guarderete più  gli oggetti  con gli stessi occhi e soprattutto quando ne troverete uno in giro vi verrà la voglia di salvarlo ripensando alla storia del coniglietto azzurro. 

Sono stata colpita  non solo dalla  capacità di questa autrice di  veicolare messaggi importanti senza pesantezza a tutti ma anche dall'abilita nella costruzione di un mondo fantastico con le sue regole, i suoi tanti personaggi, i diversi paesaggi che cambiano come cambia la preziosità degli oggetti e i sentimenti, tutto racchiuso  in un unico  breve libro.
La Rowlin conduce il lettore di qualsiasi età alla scoperta della Terra dei perduti con cura e magia, incanta chi legge facendolo emozionare con una prosa semplice e delicata anche quando si arriva al cratere fumoso e buio del Perdente un mostro davvero spaventoso.

La lettura è impreziosita dai bellissimi disegni di Jim Field in cui andare a ritrovare i dettagli descritti dall'abile penna della Rowling, inoltre la copertina rigida ha lo stesso disegno della sovraccoperta, una vera sorpresa, sinonimo di un particolare attenzione all'edizione.

Buona lettura e non lettura a tutti.
Il tempo per leggere ce l'ho in tasca.

Commenti

  1. Ho amato la Rowling con la saga di Harry Potter e desidero leggere questa storia dalla sua pubblicazione ma ho sempre rimandato.
    Io amo il suo stile di scrittura, è stata la mia prima autrice per "grandi" e le sono particolarmente legata.

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    1. È davvero brava, colpa mia non averla letta prima. Wuesta storia ti piacerà.

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  2. Neanch’io ho letto HP e mai lo leggerò ma questo libro, letto quando uscito l’ho amato e devo dire che anche io poi ho la nostalgia delle atmosfere natalizie!🙈

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  3. mi manca! faccio mea culpa ma anche con l'Ickabog sono arrivata tardissimo. Secondo me la Rowling scrive benissimo e adesso oltre al maialino devo e voglio recuperare il nuovo della serie Cormoran Strike

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  4. Ciao, anche io non ho letto la serie di Harry Potter anche se ho guardato tutta la saga televesiva, con i figli piccoli non si può fare a meno, e come te non ho ancora letto nulla dell'autrice, però questo libro lo avevo già messo in lista su Libraccio, ma non mi è ancora capitato di trovarlo scontato o usato, appena mi sarà possibile gli darò una occhiata, però voglio leggerlo!!!

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