Rubrica: l'assassino è il maggiordomo. Recensione 41/89 "Lorenzo Visconti. La furia del Drago" Paolo Roversi
Dopo qualche mese di assenza partecipo di nuovo con piacere alla rubrica mensile L'assassino è il maggiordomo il gruppo di lettura nato da un'idea di Desirèe Melano. La rubrica funziona così: si decide insieme cosa leggere; a metà mese con metà del libro letto condividiamo impressioni, sospetti, parliamo dei moventi, dei personaggi, della storia; a fine mese si tirano le somme: chi avrà indovinato l'assassino?
Per settembre abbiamo letto La furia del Drago di Paolo Roversi, una serie hard-boiled traformatasi per me in un appuntamento fisso come le serie TV, da non perdere.
Ringrazio la casa editrice La Corte per la copia digitale in omaggio.
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Edizione digitale, valutazione ⭐⭐⭐ e mezzo/5 |
Qui sotto trovate i link con le recensioni alle puntate precedenti:

Io e il Drago siamo in sintonia, l'ho capito leggendo le prime pagine della nuova storia e nuova lo è davvero per il modo in cui è cambiata la struttura interna del libro organizzata in capitoli e sotto capitoli questi ultimi alternati tra i due narratori: il Drago e l'amico Jamal. Dicevo siamo in sintonia perché anche lui è reduce da un'assenza, la sua di due anni, dalla città di Milano dove ha vissuto ed in cui è nato ma che ora racchiude solo brutti ricordi. Soprattutto siamo in sintonia perché le sue punizioni, quando si tratta di difendere animali seviziati ed i più deboli, dettate da una furia cieca, lontane dalla legalità, coincidono con la mia parte violenta e punitiva, verso chi si tinge di malvagità, che reprimo per ovvie ragioni ma che nel Drago trova libertà di azione ritrovandomi a dire, durante la lettura: <<Sì bravo è così che si fa con gente del genere!>>
Il Drago ha deciso di isolarsi sulle Dolomiti trentine da quando Lara è sparita lasciando dietro di se il vuoto. Nulla è servito cercarla in ogni luogo e con ogni mezzo, di Lara si sono perse le tracce e il Drago ha fatto la stessa scelta: è andato via, in alta montagna, a caccia di bracconieri su cui calerà la legge del contrappasso, perché gli animali vanno difesi sempre, in ogni modo, è per questo che durante il periodo passato in gattabuia è diventato vegetariano, ma questa parte della sua storia sta in un'altra puntata.
Ora però è arrivato il momento di tornare in città richiamato dall'unica cosa in grado di smuoverlo, Lara. Nel paesino sperduto e desolato riceve un telegramma con su scritto: è importante e riguarda Lara.
Lorenzo legge e parte. Arrivato a Milano si troverà faccia a faccia con Sara, la sorella di Lara la quale gli consegnerà un biglietto ed una chiave ritrovati a casa di Lara. Li consegnerà al Drago perché il biglietto dice: Fate avere questa chiave a Drago. Lui saprà cosa farci. Il Drago prende gli oggetti e se ne va, da qui inizia la nuova puntata.
I due anni di assenza dimostrano a Lorenzo come alcune cose non cambiano: il suo appartamento; la ducati Monster 696; il grigiore di una città piena di contraddizioni; gli "amici" Jamel, Rodrigo, Ezio l'ex allenatore, Sara, la veterinaria che si trasforma in medico personale e come invece altre cose cambiano. Il Phone center di Jamal si è trasformato nell'agenzia d'investigazione Dragon dove vengono seguiti i cold case da Jamal e dall'ex carabiniere Rodrigo; al bar di Gerry il posto abituale dove amava stare è ora occupato da Alan G. Ronketts, uno scrittore di storie nere che assomiglia al Drago più di quanto credono entrambi; la palestra di Ezio ora è un posto nuovo, ristrutturato dopo l'incendio, arioso, pulito, irriconoscibile.
E se le cose cambiano e restano uguali anche il Drago dopo due anni ci viene presentato diverso: fortemente provato dai ricordi di Lara e rabbioso più di prima per non aver trovato una soluzione alla sua scomparsa, lui che riesce sempre a chiudere i casi affidatigli non è riuscito a risolvere quello personale. Non cambia invece il suo lato irriverente, amante dei pestaggi e totalmente sfiduciato dall'umanità.
In questa puntata vengono introdotti due nuovi personaggi: Sara, la sorella di Lara e lo scrittore Alan che ben si amalgamano al resto del gruppo. L'autore lascia più spazio agli altri comprimari, primo fra tutti Jamal, trasformatosi in un coprotagonista ed anche questo aspetto mi è piaciuto: conoscere meglio i compagni di azione del Drago a cui ormai sono affezionata.
Il Drago non ha disilluso le mie aspettative, lo stile sferzante ed incisivo dell'autore mi accompagna sempre a gran velocità verso il finale e oltre in attesa della nuova storia in cui forse scopriremo che fine ha fatto Lara.
A seguire il banner con le altre partecipanti alla rubrica:
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